A Gesualdo l’arte diventa spettacolo

Gesualdo – L’arte si fa spettacolo. Succede a Gesualdo dove oggi verrà presentata al pubblico la I Rassegna artistica “11 Giorni d’arte” organizzata dalla Pro Loco Civitatis Iesualdinae. Promotori della settimana culturale molti animatori tra i quali Carmine Iannarone, Aldo Zarra, Giovanni D’Adamo e Corrado De Benedictis, pittore napoletano molto apprezzato negli ambienti artistici partenopei. Si tratta di una iniziativa ad alto impatto turistico che si rivolge al gusto per le arti e la bellezza materializzato nella pittura, nella ceramica e nella fotografia. La rassegna troverà spazio nell’incantevole scenario del castello e del centro storico finalmente restaurato di Gesualdo. Mostre fotografiche, concorsi di pittura estemporanea e concorsi di poesia renderanno gli ultimi scampoli d’estate (dal 18 al 28 agosto) senza dubbio piacevoli e stimolanti. Ad aprire “11 Giorni d’Arte” la personale di De Benedictis allestita nel Convento dei Padri Cappuccini, antico centro di culto fatto costruire dal Principe Carlo Gesualdo. L’inaugurazione sarà preceduta dal Convegno “L’arte e i giovani” al quale prenderanno parte il Sindaco Petruzzo, autorità religiose ed esponenti della politica come Angelo D’Amelio, delle istituzioni e della scuola come il provveditore agli studi di Avellino Rosa Grano. De Benedictis, gesualdino di adozione da qualche anno, ha al suo attivo numerose esposizioni che hanno attirato l’interesse di critici e giornalisti. La sua pittura oscilla tra formalismo ed astrattismo, significativi gli influssi classici che reinterpreta e trasfigura grazie ad un acceso cromatismo. Nelle sue tele ci sono tutti i colori della campagna irpina, a volte rossa e assolata altre ancora fresca e riposante. Nella mente dell’artista e degli organizzatori si tratta di una proposta culturale di grande valore non solo per le motivazioni artistiche e i momenti di riflessione che ci saranno nei convegni (il 21 agosto si discuterà di “Valorizzazione e recupero dei centri minori dell’Alta Irpinia”), ma anche per ciò che rappresenta sul piano del rilancio turistico di un piccolo centro che secondo alcuni osservatori è tra i più belli d’Irpinia.