A Conza il Convegno Scientifico Italum acetum

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Conza della Campania – Venerdì 18 e sabato 19 settembre con inizio alle ore 10 si svolgerà presso l’Antiquarium del Parco Archeologico di Conza della Campania il Convegno Scientifico Italum acetum: la comicità italica e le sue sopravvivenze teatrali, organizzato dal Laboratorio di ricerca e comunicazione del Consorzio Meridies. Il Convegno è destinato a studenti, docenti, studiosi del territorio regionale e di quello nazionale, ed è patrocinato dal Centrum Latinitatis Europae e dall’Istituto Nazionale per gli Studi Filosofici.
Si prevede anche la partecipazione di delegazioni estere di docenti e studiosi.
Un convegno scientifico su un arco storico-culturale così ampio risulta non essersi mai tenuto in Italia e in Europa. Le relazioni saranno affidate a studiosi di comprovata competenza scientifica.
Il giorno 18 alle ore 10.00 saluti del Presidente del Consorzio Meridies Vito Farese, del Presidente del Centrum Latinitatis Europae e del Presidente dell’Istituto Nazionale per gli Studi Filosofici; seguiranno le relazioni del prof. Romualdo Marandino, direttore del Laboratorio di ricerca e comunicazione (alle origini del teatro comico popolare nella terra dell’incrocio) e del prof. Aniello Montano dell’Università di Salerno (L’identità di Pulcinella). Interverrà per la Regione Campania il Consigliere Mario Sena. Modera il giornalista Mario Esposito.
In serata, spettacolo cabaret presso il Teatro all’aperto del Giardino dei Migranti con inizio alle ore 21, direttamente dalla trasmissione TV “Made in Sud”Enzo e Sal, Musella e Alessandro Bolide e dalla trasmissione Colorado Cafè e Zelig Paolo Caiazzo.
Il giorno 19 alle ore 10.00 la relazione del prof. Piergiorgio Parroni dell’Università La Sapienza di Roma (Ricezione dell’Italum acetum nella commedia letteraria romana), e del prof. Ettore Massarese dell’Università Federico II di Napoli (Lo spirito italico nello spettacolo medievale e nella commedia dell’arte).
L’attuale Campania interna fu, già in epoca osca, l’area di incubazione e di nascita dello spettacolo comico popolare. Le cosiddette “farse atellane” ebbero appunto origine nel territorio che oggi si estende fra i confini delle province di Caserta Benevento e Avellino. Tali farse furono presto contaminate dagli spettacoli comici di provenienza magnogreca. In questo ambito culturale, come in altri, la Campania interna rappresentò una terra d’incrocio.
Molti elementi della comicità italica preletteraria sopravvissero nella commedia latina di Nevio e Plauto e in altre forme teatrali che allietarono, soprattutto in età repubblicana, il pubblico di Roma e di moltissime altre città del suo vasto impero, nelle quali una struttura teatrale veniva considerata un’esigenza sociale primaria.
Lo spirito comico italico attraversò, seppure in modo meno evidente, la cultura popolare e dotta dell’alto e basso Medioevo, per poi riaffermarsi in alcune esperienze di quella che complessivamente definiamo “commedia dell’arte”, prima della quale non mancarono alcuni episodi spettacolari d’autore ispirati al nostro filone, che poi trovò finalmente la sua epoca d’oro e la sua manifestazione artisticamente più alta nella commedia napoletana del ‘900.

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