A 74 anni dalla morte, Montella ricorda Giovanni Palatucci: appuntamento per domenica 10 febbraio

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A 74 anni dalla scomparsa, Montella ricorda il suo eroe Giovanni Palatucci, insignito dalla Repubblica Italiana della Medaglia d’Oro al Merito Civile nel 1995, riconosciuto in Israele come Giusto tra le Nazioni nel 1990 e Servo di Dio per la Chiesa Cattolica nel 2004.

Nato nel 1909 a Montella a pochi metri dalla Chiesa di San Silvestro, dove fu battezzato nel rione Fondana, Palatucci era il nipote di Giuseppe Maria Palatucci, Vescovo di Campagna (SA). Dopo aver completato gli studi in Provincia di Avellino prima e a Salerno poi, ottenne la Laurea in Giurisprudenza a Torino nel 1932. Nel 1932 fu trasferito nella questura di Fiume fino a ricoprire il ruolo di Questore Reggente nel 1937.

Le sue origini umili, genuine e fondate su solidi valori, unite a grande coraggio, gli consentirono di salvare oltre 5.000 vite come Questore di Fiume, mettendo a rischio la sua stessa vita. Montella ricorda un eroe il cui coraggio è stato riconosciuto in ambito internazionale. Per questa ricorrenza l’Amministrazione ringrazia, per la partecipazione e la collaborazione, il Circolo Culturale Cristiano “Santa Croce”, l’Istituto Comprensivo “Giovanni Palatucci”, il Liceo Scientifico “R. d’Aquino” e la Confraternita “Madonna SS. delle Grazie”.

La cerimonia di commemorazione avrà luogo proprio nella Chiesa di battesimo di San Silvestro domenica 10 Febbraio alle ore 10:00 per poi spostarsi di pochi metri in via San Silvestro per apporre una targa commemorativa sulla casa nativa di Palatucci, per gentile concessione dell’attuale proprietario Raimondo Bozzacco. Questo evento vuole di lasciare una testimonianza indelebile del luogo natio di Palatucci, per rafforzare il ricordo e per non dimenticare le origini di un eroe internazionale, nato e cresciuto in un borgo di Montella.

La ricorrenza coincide anche con le celebrazioni del Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per ricordare ed omaggiare i nostri connazionali perseguitati dal regime comunista jugoslavo di Tito, e spesso trucidati negli inghiottitoi carsici tristemente noti come foibe, a seguito dei trattati conseguenti alla II Guerra Mondiale.