Alto Calore, De Felice: acqua tema delicato, non può essere politicizzato

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“La questione idrica e l’acqua è troppo importante per darla in pasto alla campagna elettorale”. Il neo amministratore dell’Alto Calore Servizi, la professoressa Alfonsina De Felice anche per questo oggi ha deciso di chiudere le porte al pubblico dell’Assemblea dei sindaci di Alto Calore, sottolineando pero’ che e’ una scelta di opportunita’ e non di scarsa trasparenza. Il tema della carenza idrica e del futuro di Alto Calore e’ troppo importante per finire in campagna elettorale: “Pensiamo agli ospedali, alle scuole, alle carceri, tutti luoghi che dipendono dalla nostra capacità di garantire il servizio. Non possiamo permetterci di fallire in questo impegno. È un tema troppo cruciale per essere sacrificato su un altare politico. La campagna elettorale, nonostante il suo legittimo corso, non deve interferire con la nostra missione. Siamo qui per lavorare concretamente per il bene della collettività Naturalmente, ogni comunicazione ufficiale verrà pubblicata, ma mi rendo conto che, fino a quando non sarà concluso questo periodo elettorale, non desidero che l’acqua, un tema estremamente sensibile, venga politicizzata. Questo è un tema che coinvolge la vita quotidiana dei cittadini, e non vogliamo che diventi preda di dinamiche politiche che, alla fine, penalizzano tutti. È nostro compito garantire il servizio e fare in modo che non ci sia un fallimento di sistema. Se non riusciremo a risolvere questa situazione, l’unica opzione sarà la liquidazione, ma io non voglio credere che si arrivi a tanto”.

IL MESSAGGIO AI SINDACI: RAGIONARE COME AREA VASTA SU INTERVENTI PER LA RETE

Per l’amministratore unico di Alto Calore i sindaci devono fare squadra e andare oltre i campanili: “Abbiamo già ottenuto significativi finanziamenti attraverso il FESR, ma i comuni, che sono i proprietari delle reti, devono collaborare con noi. Noi siamo i gestori, e senza un rapporto di fiducia e collaborazione, non potremo mai raggiungere risultati significativi. L’acqua non conosce confini comunali: le reti idriche sono interconnesse, e dobbiamo ragionare in termini di area vasta, come previsto dalla legge Galli, che ha introdotto il concetto di “servizio idrico integrato”, che comprende acqua, fogne e depurazione in un’area più ampia, non limitata ai confini di un singolo comune.Per quanto riguarda le scadenze, il piano di rientro è previsto per il 20 novembre e il 12 dicembre. Dopo il termine della campagna elettorale, ci concentreremo esclusivamente sulla programmazione a lungo termine. Incontreremo i gruppi di comuni, esamineremo le schede per ciascun comune e cominceremo a pianificare i bandi necessari per avviare le operazioni”.

TARIFFE, NEI COMUNI SENZA CARENZA IDRICA C’E’ TROPPA EVASIONE

Cosa pensa la professoressa De Felice sul tema dell’aggiornamento delle tariffe? “La questione delle tariffe, infatti, è cruciale. L’ente di gestione, come dovete sapere, si trova a operare con tariffe ben al di sotto dei valori minimi previsti da Arera. Abbiamo fatto analizzare i dati sui bonus tariffari destinati alle famiglie meno abbienti, che vengono coperti dalla fiscalità generale, ma non possiamo far fronte ai costi solo con le risorse pubbliche. Dobbiamo fare in modo che i cittadini contribuiscano, anche dove non ci sono carenze idriche evidenti, come ad Avellino, dove l’acqua viene erogata 24 ore su 24 e di buona qualità. Tuttavia, anche qui, l’evasione tariffaria è elevata. Non possiamo permetterci di continuare a operare in queste condizioni. La gestione delle risorse idriche non è un’opzione, ma una necessità. Le persone spesso non comprendono l’importanza di pagare per l’acqua, considerandolo un optional. Ma come può una società pubblica, come quella che gestisce Alto Calore, continuare a operare in queste condizioni? È una responsabilità che sento profondamente. E questa è la direzione che intendo prendere. Ogni passo sarà reso pubblico sul nostro sito web, per garantire la massima trasparenza”.

BUONSENSO FONDAMENTALE, RISORSE IDRICHE SCARSE: SPERIAMO NEVICHI

“Questa è un’assemblea di tipo tecnico, e tutto il materiale prodotto, inclusi i dibattiti, sarà reso pubblico e trasparente. Potrete intervistare i sindaci e anche me, a fine incontro, se lo desiderate. È giusto che tutti conoscano la situazione nel dettaglio. I soci, giustamente, volevano comprendere quali fossero le mie intenzioni per i prossimi mesi. E io ho spiegato loro che la priorità è seguire il buon senso, ovvero ridurre gli oneri concordatari per superare la fase di vigilanza degli organi giudiziari. Tuttavia, in un contesto di risorse scarse, dovute alla crisi patrimoniale dell’ente, è fondamentale rilanciare gli investimenti. Solo così potremo riparare le condotte e impedire che, durante l’estate, l’acqua che arriverà venga dispersa. Spero che quest’inverno la pioggia sia abbondante, e che nevichi”.