La Procura di Avellino ha modificato il capo di imputazione nel processo per il brutale pestaggio avvenuto nel carcere di Bellizzi che ha determinato a distanza di un anno il decesso del ventiseienne Piccolo Paolo, deceduto il 18 ottobre 2025. Omicidio volontario con aggravanti, quello contestato dal pm che ha condotto le indagini, il sostituto procuratore Luigi Iglio. Un “fatto diverso” dall’imputazione originaria (tentato omicidio) che, come ha spiegato poco fa il presidente del Collegio Sonia Matarazzo, sposta la competenza alla Corte di Assise. Rispetto a questo capo di accusa c’è , come ha ricordato il giudice “un fatto diverso” per cui ex articolo 516 del codice di procedura penale (riguarda la modifica dell’imputazione da parte del pubblico ministero (P.M.) durante il dibattimento) passa la competenza alla Corte di Assise. Rispetto al capo B e C, ovvero il sequestro di persona e la resistenza non ci sono stati problemi per il trasferimento. La Procura ha contestato però un nuovo capo di imputazione, quello di lesioni ai due agenti della Polizia Penitenziaria, per cui e’ stato necessario ricevere dai detenuti, collegati in videoconferenza l’accettazione della nuova contestazione per un unico processo e per trasferirlo in Corte di Assise. Trattandosi di quello che viene definito un “fatto nuovo”, per cui si sarebbe dovuto aprire un procedimento diverso. All’appello manca solo
GLI IMPUTATI
Gli imputati a processo sono Crisci Sabato Francesco, difeso dall’ avvocato Antonio Falconieri, Oswegie Nelly, difeso dall’ avvocato Lucio Coppola, Tarallo Valentino, difeso dagli avvocati Francesco Liguori e Lucio Coppola, Milo Pasqualino, difeso dall’avvocato Lucio Coppola, Luigi Gallo, difeso dall’avvocato Antonella Senatore, Benedetto Luciano, difeso dall’avvocato Gennaro Toscano, Flammia Giovanni, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria.
Il detenuto che fino a qualche giorno fa si trovava nella casa Circondariale di Coesnza proprio oggi sarebbe stato trasferito ed stato comunicato alle 14:52 dalla Casa Circondariale. Flammia non aveva firmato la rinuncia a comparire e che non ha ancora raggiunto l’Istituto di pena dove è trasferito. Per cui nella prossima udienza, aggiornata a venerdì, si dovrà recepire anche la disponibilità ad accettare un unico processo anche da parte di Flammia.

