AVELLINO- La Camera Penale Irpina, che ha gia’ individuato i due referenti nel Comitato Promotore del Si’ al referendum sulla Riforma dell’ordinamento giudiziario (si tratta dei penalisti Francesco Perone e Simone Imparato) ha voluto lanciare un appello ai giovani penalisti, attraverso l’intervento del presidente Gaetano Aufiero e del componente del Direttivo Luigi Petrillo, in apertura dell’incontro di formazione organizzato oggi nell’Aula Livatino del Palazzo di Giustizia sul tema
‘L’esecuzione delle pene detentive e pecuniarie,intra moenia ed extra moenia”. L’evento formativo moderato e introdotto dal penalista Raffaele Petrillo, Scuola di Formazione della Camera Penale Irpina, che ha visto tra i relatori, l’avvocato Innocenzo Massaro, Referente “Progetto Scuola” della Camera Penale Irpina e l’avvocato Claudio Frongillo, Direttivo della Camera Penale Irpina. Un’iniziativa che ha segnato anche il passaggio di testimone ufficiale alla guida della Scuola di Formazione della Camera Penale Irpina tra Innocenzo Massaro e Stefano Vozella.
AUFIERO: RIFORMA EPOCALE, TROPPE MISTIFICAZIONI, SERVE IMPEGNO DI TUTTI VOI
Ad aprire gli interventi per “sensibilizzare tutti, ciascuno di voi sulla campagna referendaria che attende tutti noi” ha esordito il presidente della Camera Penale Irpina Gaetano Aufiero. “E’ giusto pure che qualcuno non sia d’ accordo, ma mi auguro che tutti siamo d’ accorso su una Riforma che e’ stata definita e si può dire senza retorica: epocale. Che riguarderà tutti, più voi che noi, anche per una questione di età. Perché ci vorrà qualche anno certamente perché si realizzi, se ci sarà. Una riforma epocale che trasformerà veramente il processo penale. La riforma che completa la la riforma dell’89 che completa la la riforma dell’ introduzione dell’articolo 111 della Costituzione. Se diciamo questo, io conto che ciascuno di voi sia sensibilzzato, perché parli con i genitori, con il compagno, con il fidanzato o la fidanzata, con chiunque, con l’amico che trova al bar. Perché stanno circolando molte mistificazioni, falsità, che sono anche grossolane. Un po’ come avvenne per il referendum sull’ aborto e sul divorzio. Si diceva in giro che chi avesse dato il voto a favore sarebbe andato all’ Inferno e che Gesù avrebbe pianto. Oggi non si dicono quelle cose ma si dicono cose forse ancora più gravi. Soprattutto dire che la democrazia è a rischio, che la costruzione è a rischio, dire che questa riforma e’ la vendetta del potere politico contro i magistrati”.
PETRILLO: SIATE AMBASCIATORI DEL SI’ ALLA RIFORMA, CONTRO LE MISTIFICAZIONI
“Abbiamo voluto intervenire in questa occasione, sottraendo tempo ai relatori autorevoli e anche alla vostra attenzione, perché proprio ieri si è presentato il Comitato Promotore per il Si’ dell’Unione Camere Penali. La conferenza stampa si e’ aperta con un filmato in cui tutti i presidenti dell’Unione Camere Penali che nel tempo hanno rappresentato come fosse urgente per il Codice di Procedura penale e per il sistema penale italiano adeguare il codice del 1989 e l’articolo 111 della Costituzione c ad una riforma ordinamentale che finalmente abbiamo. Quindi, l’occasione dell’insediamento di Stefano (il penalista Stefano Vozella alla guida della Scuola di Formazione della Camera Penale ) e il congedo temporaneo di Innocenzo, è coincisa con questa data con questo evento che ci ha dato, da parte mia e di Gaetano, l’impulso di venire qui da voi e parlare a quelli che per noi saranno gli “ambasciatori” di questa campagna referendaria”. Ha aperto cosi’ il suo intervento il penalista Luigi Petrillo, componente del Direttivo della Camera Penale Irpina: “I rappresentanti siete voi e siamo noi con voi- ha spiegato Petrillo- Perché l’Unione delle Camere Penali si è data metodi di divulgazione del Sì alla riforma, l’idea di divulgare il più possibile al di fuori dei tribunali. Parlare con le persone, parlare con gli amici, come diceva Gaetano parlare con la fidanzata, col parente, col papà, con la mamma. Perché vi è l’urgenza di rimediare ad una campagna sempre come diceva Gaetano mistificatoria che tende a confondere chi poi andrà alle urne, inculcando la sensazione che l’idea che questa riforma sia una riforma concepita all’interno di una vendetta contro la magistratura da parte di una parte politica. Questa riforma è ingiustamente avversata. Ingiustamente, non nel senso, che chi è contro non possa esprimere le sue opinioni, ma nel senso che chi è contro, deve esercitare il proprio diritto di espressione della propria opinione in modo onesto intellettualmente. Non deve ammaliare a destra e a manca delle nozioni che sono del tutto false. Mi auguro che questa lezione di oggi, oltre ad essere profittevole per gli argomenti che verranno trattati sia anche di stimolo affinché ciascuno di voi possa svolgere quella funzione che noi ci aspettiamo. aspettiamo venga svolta, che è quella di ambasciatori del si’ alla Riforma. Con tutti quanti. Con tutti quelli con cui vi capita di parlare al di fuori del Tribunale, ma evidentemente anche all’interno del Tribunale” . Aerre








