Fruncillo auspica una “rivoluzione culturale in Irpinia”. A partire dall’ex Eliseo

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La presidente di Fratelli d’Italia Avellino, Ines Fruncillo, in occasione della visita del ministro della Cultura Alessandro Giuli nel capoluogo irpino, ha parlato di una “rivoluzione culturale in Irpinia”. È stato infatti presentato al dicastero della Cultura un progetto per l’ex Gil, attuale sede del Teatro e Cinema Ettore Scola, affinché “possa diventare una sede distaccata di un istituto di cinematografia sperimentale. Vogliamo creare le condizioni per attrarre giovani e promuovere una rivoluzione culturale in Irpinia. Giuli – ha continuato Fruncillo – è stato affettuosissimo nei confronti di questa terra. È da questa mattina in Irpinia, accompagnato dal ministro Matteo Piantedosi, ed è stato qui ad ascoltare le istanze che gli abbiamo presentato come comunità irpina di FdI”.

Guardando alle Regionali, per i meloniani “Cirielli è l’interprete più autentico di una politica orientata al rinnovamento e all’attenzione per le aree interne. Ha avuto un rapporto costante con la comunità irpina in questi anni”. Per quanto riguarda invece il nome di Gianluca Festa accostato alla lista di Cirielli, Fruncillo glissa: “Io mi occupo di sollecitare l’attenzione riguardo alle candidature che interessano unicamente la lista di Fratelli d’Italia”.

Poi un’analisi sul voto: “I cittadini delle Marche prima e della Calabria poi ritengono fallimentare la proposta del campo largo. Le posizioni interne ai loro partiti sono talmente dissimili che è evidente come siano lì insieme solo per occupare poltrone. Non si capisce cosa vogliano fare, nonostante abbiano ufficializzato il candidato governatore già da un mese. Noi, invece, abbiamo presentato un documento programmatico per le aree interne che riguarda, innanzitutto, il riequilibrio del comparto sanitario, il rafforzamento delle infrastrutture – soprattutto nelle zone interne – e lo sviluppo di un turismo capace di coniugare cultura e crescita economica. Abbiamo inoltre affrontato il tema della gestione della risorsa idrica, proponendo un gestore unico con sede in Irpinia, per raccontare a tutta Italia e a tutta Europa che qui ci sono acqua e verde, elementi che possono diventare parte integrante del brand di un’“Irpinia verde”, l’Irpinia che fornisce acqua a tutto il Mezzogiorno.

Ciò che abbiamo visto nei giorni scorsi dimostra che la classe dirigente di centrosinistra e del campo largo è, di fatto, commissariata da Salerno e da Napoli. Mi rivolgo quindi all’orgoglio degli irpini: devono comprendere che questa classe dirigente, che finora ha governato la Regione Campania, ha messo ai margini le aree interne e l’Irpinia. Se c’è ancora un sentimento di appartenenza territoriale, bisogna dire basta a questa logica e tornare a essere protagonisti del proprio futuro, interpreti del proprio destino e delle proprie terre” – conclude Fruncillo.