Fiumi di droga in Irpinia, fari della Dda su 4 associazioni: 32 indagati

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Un fiume di droga, prevalentemente hashish e cocaina e una rete di spaccio organizzata da almeno quattro gruppi criminali, quelli per cui la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli si prepara a contestare l’associazione finalizzata allo spaccio (art.74) per una pluralità di episodi. Anello di congiunzione tra i tre gruppi criminali ancora una volta il narcos di Altavilla Americo Marrone. E’ lui uno dei trentadue destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm antimafia Anna Frasca, sulla base delle attività di indagine condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino.

IL PRIMO GRUPPO, DECINE DI CHILI DI HASHISH IN IRPINIA: ALTAVILLA IRPINA CROCEVIA

Sono sedici gli indagati per il primo gruppo finito nel mirino delle indagini di Carabinieri e Procura Antimafia. Un gruppo guidato da Americo Marrone e da altri sodali già coinvolti nelle inchieste che lo hanno riguardato negli ultimi mesi. Le indagini hanno documentato la cessione e detenzione di ingenti quantitativi di droga. In questo caso prevalentemente hashish, venduto ad un prezzo mediamente di 3200 euro al chilo (viene contestata una cessione di 3 chili per 9.600 euro) e anche cessioni che superavano i 20 kg. La droga dal napoletano arrivava ad Altavilla Irpina ed era distribuita in varie piazze di spaccio. Non solo nel capoluogo di provincia ma anche ad Atripalda, Grottolella e Serino. L’operatività di questa prima associazione sarebbe datata marzo 2016 fino al giugno del 2020.

DUE GRUPPI RIFORNIVANO LA CITTA’

Altre due organizzazioni guidate da un altro presunto sodale di Americo Marrone, coinvolto nel recente blitz della Squadra Mobile di Avellino, avrebbero condotto con numerose cessioni di cocaina e hashish.

UN FIUME DI HASHISH TRA NAPOLI- AVELLINO E LA PUGLIA

Cessione di 70 chili e un sequestro di piu di due quintali di hashish, per il terzo gruppo che operava tra Irpinia, napoletano e Puglia. Ora gli indagati avranno venti giorni di tempo per poter chiedere di essere interrogati o depositare una memoria.