Coop L’Intesa di Lioni: il caso arriva in Parlamento grazie a Franco Mari

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La situazione in cui versano gli operatori ed operatrici ha portato, dopo le tante azioni sindacali e legali, alla presente interrogazione a risposta scritta.

On. Franco MARI. – Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che: in data 6 maggio 2025 il sottosegretario al Ministero del lavoro delle politiche sociali rispondeva ad una interrogazione a risposta immediata n° 5-03929 in XI Commissione lavoro della Camera dei deputati, relativa alla vicenda delle 15 lavoratrici, della società cooperativa sociale l’Intesa, in liquidazione, con sede in Lioni (Avellino) in via Irpina 4, che vantano consistenti crediti di fine rapporto dal 1° settembre 2020 data del loro licenziamento; è del tutto evidente a parere dell’interrogante che per le lavoratrici interessate, oltre alla grave perdita, del posto di lavoro si è aggiunto il danno di non vedersi corrisposto il trattamento di fine rapporto, che, come è noto, è salario differito, oltretutto strettamente necessario a seguito del licenziamento; nella risposta fornita alla citata interrogazione si comunicava che il Ministero delle imprese e del made in Italy competente sulla vigilanza delle società cooperative, ha riferito che la società cooperativa «Intesa» è stata posta in liquidazione coatta amministrativa con successiva nomina del Commissario liquidatore con decreto ministeriale n. 298 del 2021; il Commissario liquidatore subito dopo l’accettazione dell’incarico, ha fatto pervenire una relazione dettagliata in cui esponeva fatti e problematiche riscontrate, nonché la situazione patrimoniale della cooperativa esistente alla data del suo insediamento; dall’invio della citata relazione, il Commissario liquidatore non faceva pervenire alcuna notizia sulla procedura, peraltro omettendo di trasmettere le relazioni semestrali ex articolo 205 legge fallimentare e notiziare il Ministero competente sul deposito dello stato passivo che, agli atti, non risulta depositato; a seguito di tale «inattività», segnalata anche da una comunicazione del legale di alcune ex dipendenti della cooperativa che sono in attesa del pagamento del Tfr, il Ministero delle imprese e del made in Italy in data 30 ottobre 2024 ha provveduto ad emettere diffida agli adempimenti obbligatori nei confronti del Commissario liquidatore il quale, al 6 maggio 2025, non ha fatto pervenire alcun riscontro; dalla risposta si apprende che è in corso la procedura per la revoca del suddetto professionista dall’incarico di Commissario liquidatore, da ottobre 2024 ma ad oggi, l’interrogante non è a conoscenza se tale procedura si sia conclusa con l’incarico ad un nuovo Commissario liquidatore che possa finalmente dopo 4 anni erogare i trattamenti di fine rapporto che le lavoratrici attendono -: se sia stato emanato il decreto ministeriale con la motivata revoca del Commissario straordinario della società cooperativa sociale l’Intesa, in liquidazione, e nomina del nuovo Commissario individuato nell’apposito albo e in caso negativo entro quanto tempo questo sarà emanato; se non ritenga di agire in tempi rapidi affinché si dia corso alla procedura concorsuale fino alla formazione dello stato passivo al fine di far conseguire alle lavoratrici quello che è un loro diritto, disatteso in maniera inaccettabile da troppi anni.