Sanità, De Luca: in Campania quindicimila dipendenti in meno e 200 milioni “derubati” dal riparto nazionale

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NAPOLI- “Tenete presente sempre un dato di partenza: la Regione Campania lavora con la sua sanità pubblica con 15 mila dipendenti in meno ed essendo una Regione che ancora oggi riceve ogni anno meno risorse del Riparto del Fondo Sanitario nazionale, è uno scandalo che si trascina da decenni”. La verità del Governatore regionale della Campania sui numeri della Sanità e su cosa è stato ereditato dieci anni fa dal Governo regionale che si appresta a chiudere il secondo mandato, uno dei passaggi dell’intervento alla platea di giovani medici a cui ha partecipato De Luca. “La Regione Campania ha cittadini che hanno un’aspettativa di vita di due anni e mezzo inferiore alla media nazionale- ha spiegato De Luca- dovrebbe essere la Regione che riceve più risorse di tutte. Siamo la Regione che richiede meno risorse di tutte, anche per responsabilità nostra, perché siamo stati commissariati. Perché negli anni 90 abbiamo accumulato in Campania 9 miliardi di euro di debiti, quando la sanità non veniva vista come il principale servizio pubblico e di civiltà ma come un luogo di clientela politica e di porcheria clientelare. E ci hanno commissariato. Stiamo pagando i debiti di allora e li pagheremo fino al 2041. Sono informazioni che non avete. Ma quei debiti li stiamo pagando noi”. Proprio alle luce di quei risultati, per il Governatore della Campania: “Visto che abbiamo risanato il nostro bilancio sarebbe utile avere le stesse risorse uguali per tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia, ma non è così. Ogni anno veniamo derubati come Regione Campania di quasi 200 milioni di euro. Vi ho dato questi due dati di partenza perché possiate misurare anche i risultati che si ottengono in Campania, quando leggete le classifiche le statistiche nazionali si dimentica di dire qual è il punto di partenza”