Due amministrazioni nel mirino degli accertamenti ispettivi della Prefettura di Avellino, che ha ottenuto il disco verde dal Viminale per nominare e insediare una Commissione di Accesso a Quindici e Monteforte Irpino. Cosi’ questa mattina i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino hanno notificato i due provvedimenti e le nomine degli ispettori nominati dal Prefetto Paola Spena che nei prossimi tre mesi con audizioni, sopralluoghi e acquisizioni dovranno verificare l’eventuale presenza di elementi che riconducano ad un condizionamento della criminalita’ organizzata nei due comuni irpini. Quello piu’ grande e forse attinto per la prima volta da un provvedimento di tale portata e’ il Comune di Monteforte, dove il sindaco Costantino Giordano e’ stato raggiunto nei giorni scorsi da un avviso di conclusione delle indagini da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Quasi sicuramente la decisione di Palazzo di Governo per Monteforte Irpino e’ legata proprio all’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino che qualche settimana fa ha portato la Procura Distrettuale Antimafia di Napoli a chiudere le indagini sulla vicenda giudiziaria legata all’asta per il ristorante “O Pagliarone”, contestando a vario titolo i reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e riciclaggio nei confronti di quattro indagati, tra di loro c’e’ anche il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano, accusato di aver concorso insieme al presunto boss del Nuovo Clan Partenio Nicola Galdieri all’imposizione di una quota di 120 mila euro per consentire che l’asta fosse aggiudicata dalla Monteforte Srls. La circostanza che il sindaco di Monteforte fosse stato iscritto nel registro degli indagati era ormai già nota da alcune settimane, quando era stato sentito con l’assistenza di un legale proprio nell’ambito del processo principale al Nuovo Clan Partenio ( teste di lista della difesa di Nicola Galdieri) ed in quella occasione aveva fornito sia la sua versione sulla vicenda asta che sui rapporti di conoscenza con gli stessi fratelli Galdieri. Negando di aver mai chiesto o sollecitato il loro intervento per l’asta in questione e aveva lanciato accuse al suo ex socio Gennaro Pascale (in realta’ di fatto socia della Monteforte Srls era la moglie dello stesso fino al 2018 ) , tra l’altro presunta vittima dell’episodio estorsivo. La terna di ispettori nominata dal Prefetto sarà coordinata dal viceprefetto Rosanna Gamerra e composta dal tenente colonnello Amedeo Consales, comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Avellino e dal funzionario Francesco Carli
L’altro municipio su cui torna l’incubo di un sospetto condizionamento della criminalità organizzata e’ il Comune di Quindici. Anche le attività amministrative dell’ente guidato dal sindaco Eduardo Rubinaccio saranno vagliate ai raggi X degli ispettori nominati dal prefetto. Tre mesi di accertamenti. Anche in questo caso sono delegati i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, che saranno il braccio operativo della Commissione di Accesso. Ad indagare sul Comune di Quindici ci saranno il viceprefetto Florinda Bevilacqua, già impegnata già nella gestione del Comune di Pratola Serra, Domenico Gerolmini e il comandante della Compagnia di Baiano Antonio Antonazzo Panico. In questo caso non ci sono indagini note della Dda come a Monteforte Irpino. L’unica inchiesta che ha portato di recente la Procura di Avellino a chiedere il rinvio a giudizio del sindaco e di altri indagati riguarda la vicenda dei presunti falsi residenti nelle amministrative del settembre 2020 nel comune del Vallo di Lauro.Ma non ci sono contestazioni aggravate dal metodo mafioso e quindi non si tratterebbe di un fatto direttamente riconducibile a questo procedimento giudiziario. Anche in questo caso le indagini sono state condotte dai Carabinieri, nello specifico quelli della stazione di Quindici. In entrambi i comuni l’attività della Commissione potrebbe durare anche sei mesi (esiste infatti la facoltà di una sola proroga di tre mesi). Ora si attendono gli sviluppi di questo accertamento disposto dalla Prefettura.
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