Qualcuno ha definito i dati come il petrolio del nuovo millennio. E forse non ha torto, visto il movimento globale che si è generato su questo argomento, con ricerche, investimenti, strumentazioni all’avanguardia e strategie in continuo movimento. L’analisi dei dati, o per dirla all’inglese la Data Analyst, è infatti il nuovo mantra dell’economia e non solo, ma anche del marketing, della comunicazione e di tantissimi settori diversi.
Per capire bene le sue frontiere, le sue potenzialità e la sua applicazione partiamo però da una definizione: l’analisi dati è un processo che consiste nel ricavare informazioni da dati che vengono quindi raccolti, estratti, letti, compresi e trasformati. Il tutto per analizzare relazioni e tendenze, anomalie e teorie, relazioni e ipotesi. I sondaggi più recenti spiegano che l’analisi dei dati viene utilizzata dal 60% delle aziende per aumentare l’efficienza dei processi e dei costi, oppure per guidare il cambiamento (57%) e infine per monitorare e migliorare i risultati finanziari (52%).
Ma proviamo a vedere anche altre applicazioni dei dati, spostandoci per un istante in Piemonte, dove sta per partire il Laboratorio Integrato di Sequenziamento Dati avviato dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria insieme all’Università del Piemonte Orientale. L’obiettivo è l’analisi bioinformatica del dato in campo sanitario che, stando alle parole dell’esperto Flavio Mignone, si presta benissimo alle applicazioni cliniche: “Allo stesso tempo è funzionale a un alto livello di innovazione – ha spiegato in questa intervista – dando la possibilità di realizzare nuove applicazioni e nuovi schemi di analisi. Ecco che l’interazione tra Azienda Ospedaliera e Università diventa fondamentale, perché la prima espone le criticità e la seconda mette a punto nuovi metodi di analisi”.
Da un campo all’altro, dalla sanità al gaming, i dati continuano a essere al centro. Lo dimostrano i casinò online che usano l’analisi dei dati per individuare possibili comportamenti di gioco anomali e segnalare qualsiasi tipo di problematica che può essere sintomo di dipendenza o di patologia. I big data vengono così utilizzati per migliorare la sicurezza dell’utente e del giocatore, per i quale viene attivato immediatamente un sistema di supporto fatto da operatori di gioco, enti, associazioni.
Infine, un’altra ricerca universitaria, che ci porta a parlare di agricoltura. Il progetto Data Bus dell’Università di Bologna, infatti, mira a fornire agli agricoltori i giusti strumenti di monitoraggio per le loro attività per aumentare la produttività e la sostenibilità ambientale. Come? Con i dati ovviamente, il nuovo strumento economico veramente a sostegno di tutti.