FOTO / L’abbraccio di Mercogliano a San Modestino. Il viale e la Funicolare pronti a rifarsi il look

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Un abbraccio sempre caloroso. Tra il santo patrono di Mercogliano, Sam Modestino, ed il popolo della città alle falde di Montevergine, è da sempre grande amore. Questa mattina, però, l’abbraccio è stato più forte, più sentito. Il santo, o meglio la sua effige, stamane ha fatto “ritorno a casa”, proprio in occasione del 14 febbraio, giorno a lui dedicato. Ed il cuore, il grande cuore dei mercoglianesi, ha ripreso a palpitare. La statua, ben 110 chili di bronzo, è finalmente lì dove tutti volevano. Anzi, forse in un posto migliore.

Undici anni fa, nel 2010, San Modestino dovette andare via: il suo busto, collocato su un piedistallo in pietra al centro dell’area del parcheggio della funicolare, doveva cedere il passo. Dunque, la rimozione. Per tanto tempo, dell’opera non se n’è saputo più nulla. E’ come se si fosse evaporata. Sparita. Ma i mercoglianesi non hanno mai mollato la presa, uno su tutti, il compianto Antonio Bonaiuto. E così, la statua fu ritrovata in un’abitazione privata.

Bello come sempre, il busto è stato fatto restaurare a Napoli proprio da chi, nel lontano giugno del 1989, lo realizzò, su commissione dell’allora Abate di Montevergine, l’Abate Gubitosa. Stiamo parlando dell’artista Silvano Muollo, mercoglianese d’adozione.

Da oggi, San Modestino è di nuovo nel suo amato viale, a due passi dalla Funicolare, in un giardino che sembra più consono, ripulito da ogni tipo di erbaccia dai 4 ragazzi del progetto “Ambientazione” del servizio civile del Comune di Mercogliano.

La benedizione del parroco della chiesa di San Modestino, alla presenza del sindaco Vittorio D’Alessio, del vice Stefania Di Nardo, degli assessori Carmine Marinelli ed Elena Pagano, dei consiglieri comunali Giuseppe Barone, Berardino Iovine e Giacomo Dello Russo, del presidente della Consulta del Patrimonio Identitario, Antonio Severino, del presidente della Consulta per lo sport e dello spettacolo, Bruno Iovino, del presidente del Parco regionale del Partenio, Franco Iovino, del comandante della stazione dei carabinieri, Jorge Del Grosso, dell’associazione nazionale carabinieri di Mercogliano e del comitato San Modestino.

L’operazione di recupero della scultura è stata fortemente voluta proprio dal Comitato presieduto dall’ex sindaco di Mercogliano Alessandro Criscitiello. Il “ritorno a casa” della statua del santo, è solo il primo passo di un ampio progetto di riqualificazione del parcheggio della Funicolare e dell’intero viale San Modestino.

Come ci spiega l’architetto Grieco, che collabora con il Comune, per Mercogliano ci sono, in programma, due importanti progetti di riqualificazione urbana: uno a Torette e l’altro è la riqualificazione del viale. Il tutto rientrante nel Pnrr. Ma per il viale c’è ancora un altro progetto che l’amministrazione D’Alessio sta portando avanti con l’Air, l’azienda regionale dei trapsorti.

In pratica, si prevede di realizzare, nello spazio antistante la Funicolare, un parcheggio interrato di due piani (105 posti auto), trasformando la zona a raso in una piazza pedonale. Il progetto sarebbe già a buon punto, il finanziamento – di circa 5 milioni di euro – è in capo alla Regione Campania. Inoltre, tra la stazione della funicolare ed il Santuario di Montevergine, sarà previsto un collegamento a monte, utile ai portatori di handicap in particolare.

La piazza sarà dotata di box commerciali e di uffici. E sarà ristruttuto l’ex ristorante, adiacente proprio all’ingresso della Funicolare, che sarà trasformato in parte in uffici a servizio dell’Air e della Funicolare stessa, e in parte come sede del Parco regionale del Partenio.