Falsi vaccini, indagati dipendenti pubblici irpini e docenti sanniti: in 38 nei guai

La Procura di Napoli ha indagato 38 persone residenti fra Campania e Puglia. L'inchiesta su dei falsi vaccini ha portato alla revoca di 32 green pass.

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La Procura di Napoli ha disposto la revoca del green pass a 32 dei 38 indagati, finiti in un’inchiesta su delle presunte false vaccinazioni. Gli inquirenti napoletani hanno adottato il provvedimento, in un decreto di sequestro d’urgenza, applicato poiché si ritiene sussistente il pericolo che la libera disponibilità della certificazione verde, usata per l’accesso al lavoro, possa garantire il protrarsi delle ipotesi di reato contestate. Tra gli indagati ci sono anche due dipendenti del Ministero dell’Istruzione e della Giustizia, residenti in provincia di Avellino e difesi dall’avvocato Alberico Villani, oltre a dipendenti dell’Asl, del Ministero dell’Istruzione e di quello dell’Interno, alcuni residenti in Campania (fra la provincia di Salerno, quella di Benevento e il napoletano) e altri in Puglia.

Le accuse della Procura si basano sulle intercettazioni raccolte dai carabinieri del Nas dell’hub vaccinale della Fagianeria del Museo Capodimonte e sulle dichiarazioni rese da alcuni indagati. Per i magistrati, in cambio di 150 euro a testa, il vaccino è stato solo apparentemente somministrato, ma in realtà disperso in un batuffolo d’ovatta. Tutto questo per ottenere proprio i green pass.