Referendum, Caldoro ad Avellino: “La Riforma sfavorisce il Sud”

0
276

Pasquale Manganiello – Le ragioni del No al Referendum Costituzionale sono state elencate questo pomeriggio ad Avellino durante la presentazione del libro di Giuseppe Gargani “Tutto quello che avreste voluto sapere sul Referendum e nessuno vi ha mai detto”.

Al tavolo Gargani, il presidente della Provincia Mimmo Gambacorta, l’ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

“Questa è una riforma che favorisce le Regioni del Nord – evidenzia Caldoro – non credo che possa esserci un cittadino del Sud con un pò di attenzione che intenda condannare il futuro dei propri figli votando sì. Mi preoccupo del futuro della scuola, dei servizi pubblici, dei problemi dei cittadini, il Sud con questa Costituzione perde, quelli del Nord possono crescere. Ci sono due articoli che voglio attenzionare, 116 e 119: uno stabilisce che il costo standard è entrato in Costituzione favorendo il Nord, il secondo che solo le Regioni “ricche di famiglia”, Piemonte, Lombardia ecc., che hanno una rendita di posizione, possono chiedere più finanziamenti, le Regioni del Sud no.”

L’ex Governatore non si risparmia un passaggio sull’attuale situazione della Regione Campania:

“I cittadini stanno male, la sanità peggiora, l’ambiente peggiora, si aprono discariche ad Avellino, non posso che dare un giudizio negativo. De Mita? Io distinguo il suo tradimento immorale (‘l’ultimo giorno non si tradisce’),  rispetto al pensiero dell’intellettuale che non può non giudicare negativamente questa Riforma. Gli articoli suddetti sono contro il Sud ed i sondaggi dicono che sono i giovani soprattutto a votare no. Questo è un richiamo al popolo, non una riunione tra vecchi politici.”

“Noi del Mezzogiorno abbiamo combattuto per cento anni i governi centralizzati – ha detto Gargani – noi torniamo a 100 anni fa senza struttura periferica, il gioiello della nostra tenuta democratica. Questo è un messaggio inoppugnabile. Non possiamo permetterci una costituzione che non è ancora entrata in vigore e non ha interpretazione univoca, è uno scandalo. Spero che il ricorso che ho fatto sulla non presenza di una domanda chiara vada in porto. Non c’entra la sconfitta di Renzi, il nostro obiettivo è che rimanga la nostra Costituzione.”

Sulla stessa linea Clemente Mastella:

“Molte cose dette e scritte in questa Costituzione non sono convincenti. Passiamo ad un bicamerismo pasticciato. Un Parlamento bocciato dalla Corte che riforma la costituzione: solo in Paupasia. Bisognava andare a votare al più presto possibile evitando questo scempio. Renzi dichiara che tutti quelli che votano no votano per odio verso di lui: in realtà io non odio nessuno, a me sta pure simpatico, le mie motivazioni sono diverse. Questo è un tentativo di cambiare la costituzione nella colluttazione permanente del Pd, è qualcosa di incredibile. Si va a votare senza sapere come si voterà sia per la Camera che per il Senato. Uno scempio.”