Cinque irpini tra i 129 vini migliori d’Italia. La provincia di Avellino “domina” in Campania. Lo ha stabilito “OperaWine” che presenta i migliori vini italiani ai compratori che arriveranno a Verona per il Vinitaly. La grande fiera scaligera, come si sa, torna dal 10 al 13 aprile prossimi, dopo due anni di interruzione a causa del Covid.
OperaWine la precede di un giorno. È l’evento più internazionale, organizzato da VeronaFiere e da Wine Spectator, la rivista americana di riferimento per il settore, capitanata in Italia da Bruce Sanderson. All’inizio le cantine chiamate a rappresentare il Belpaese enologico erano poco più di cento, il numero è cresciuto di anno in anno.
Si registra il dominio dei toscani, forti di alcune annate straordinarie dei loro grandi rossi, Brunello di Montalcino in testa: 36 i produttori convocati da Wine Spectator, mentre i piemontesi e i veneti si fermano a 19. Uno scalino sopra ai veneti del Prosecco e dell’Amarone, attestati a 18 presenze. Seguono la Sicilia, il Trentino e l’Alto Adige e una Campania “sempre più felix quanto a vino di qualità”.
I vini campani, eccoli: Feudi di San Gregorio Fiano di Avellino Docg 2019; Mastroberardino Stilèma Greco di Tufo Docg 2017;
Montevetrano Igt Colli di Salerno Rosso “Montevetrano” 2009;
Quintodecimo Taurasi Vigna Quintodecimo Riserva 2014; Salvatore Molettieri Taurasi Vigna Cinque Querce 2011; Terredora di Paolo Fiano di Avellino CampoRe 2017 .