40mila ecoballe al Cdr: i sindaci presentano un esposto alla Procura

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E’ notizia dell’ultima ora che saranno allocate nel sito di Pianodardine le oltre quarantamila ecoballe di cui si parlava nel piano rifiuti targato De Gennaro. “E’ evidente che il Commissario persegue un piano diverso da quello concordato per la gestione provinciale dei rifiuti. E’ altrettanto logico immaginare, nonostante le rassicurazioni, che in provincia saranno realizzate le discariche regionali, sotto altro nome magari, ma regionali nella sostanza”. Con una nota gli amministratori di Avellino, Giuseppe Galasso, Atripalda, Aldo Laurenzano, Aiello del Sabato, Antonio Felice Caputo, Capriglia, Giuseppe Magliacane, Grottolella, Fiore Paolo Nittolo, Manocalzati, Pasquale Tirone, di Montefredane, Carmine Troncone, Prata Principato Ultra, Gaetano Tenneriello, Pratola Serra, Antonio Aufiero e Tufo, Fabio Grassi ribadiscono la ferma intenzione “di non voler consegnare lo sviluppo della provincia al degrado di un’emergenza di cui le popolazioni irpine sono innocenti ed estranee. Si è determinati ad impedire l’allocazione delle ecoballe oltre quanto concertato dal Presidente della provincia e il commissario straordinario per l’emergenza in pubbliche manifestazioni nella linea della provincializzazione per la gestione dei rifiuti. Inoltre la zona individuata è vicina a zone abitate e prospiciente ad industrie (anche di trasformazione alimentare) e ad attività commerciali. Se questi motivi non sono ostativi ci si chiede perché le ecoballe non possano essere allocate in una qualsiasi zona analoga della regione. Si ritiene necessario un incontro ad horas con tutti i sindaci e i capigruppo consiliari della provincia con i neo eletti al Parlamento di questo territorio, con la Presidente della Provincia e i capigruppo consiliari del consesso provinciale per valutare le azioni di difesa e l’integrità del territorio e della salute dei cittadini. Domani mattina – concludono – sarà consegnato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica e si preannunciano tutte le azioni per impedire l’ennesimo sacco dell’Irpinia”.

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