28 anni fa la strage di Capaci: dai balconi l’omaggio a Falcone, alla moglie e alla scorta

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Palermo e le altre città d’Italia ricordano senza i cortei e le navi della legalità, a causa dell’emergenza sanitaria, l’attentato di Capaci che, 28 anni fa, costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.

Si parte alle 9:00 con la deposizione di fiori davanti alla stele dell’autostrada che ricorda la strage compiuta da Cosa Nostra. Alle 12:00 Palermo celebra una messa di suffragio nella chiesa di san Domenico, il Pantheon dei palermitani illustri che accoglie anche le spoglie del magistrato. La chiusura della giornata alle 17:58, l’ora della strage, previsto un flash-mob in tutta Italia con lenzuola bianche esposte ai balconi.

“La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell’ombra – è il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità.

I mafiosi – continua il Capo dello Stato -, nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste“.