“Dalla relazione annuale dell’Inail emerge che solo nel 2018 sono deceduti 257 lavoratori per silicosi/asbestosi: un dato allarmante che fa riflettere su quanto, in passato, sia mancata attenzione per la salute degli operai. Per questo, è indubbiamente importante la norma, approvata nel decreto crescita, che allarga le maglie per il riconoscimento delle pensioni attribuite ai lavoratori affetti da patologie da amianto”.
A dichiararlo è il Sottosegretario Carlo Sibilia a margine della presentazione della relazione annuale 2018 dell’Inail. “Tale emendamento è stato fortemente voluto dal Governo – continua Sibilia – e rappresenta un passo importante a parziale risarcimento verso di chi ha subito, sulla propria pelle, gli effetti del contatto con un materiale pericoloso come l’amianto. Per troppo tempo la questione è stata ignorata, unitamente ai danni, fisici ed emotivi, che questi lavoratori hanno subito. Il Governo del cambiamento ha, invece, affrontato il problema, riconoscendo ai lavorati malati per asbesto, e alle famiglie di chi ha perso la vita, la pensione per malattia professionale”.
E conclude: “Ringrazio il presidente del Fondo vittime sull’amianto che si è speso al fianco di chi, da oltre 26 anni, combatte per il riconoscimento della malattia professionale per asbesto. Auguro, inoltre, al suo successore un buon lavoro: sono certo che profonderà il massimo impegno e la massima attenzione a sostegno della causa. Da parte del Governo c’è la massima attenzione sul tema amianto e sui danni procurati alle persone e all’ambiente. Per questo, continueremo a vigilare e ad impegnarci a tutela dei lavoratori e dei nostri territori affinché quanto accaduto in passato non si ripeta più in futuro”.