“Nella memoria delle vittime combattiamo le mafie”, la voce di Iandolo per la primavera di Libera

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Libera, l’associazione contro le mafie, si prepara a vivere l’inizio della Primavera con un importante impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La XXI Giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie quest’anno si svolgerà anche ad Avellino, proprio nel giorno del risveglio della natura in Primavera. Il senso della manifestazione è quello di promuovere la nuova stagione della verità e della giustizia, saranno infatti oltre 900 i luoghi in tutto lo Stivale in cui si lanceranno messaggi d’impegno e di giustizia sociale.

Avellino ci sarà, in programma una marcia dallo Stadio Partenio-Lombardi per arrivare fino ai piedi dell’area dell’ex Isochimica: luogo di morte, potenziale simbolo di un’altra vita possibile. Quella vita di cui vuole essere portabandiera l’associazione Libera con le parole del referente provinciale di Avellino, Francesco Iandolo.

Lunedì 21 marzo anche l’Irpinia scenderà in piazza per celebrare la Giornata in Memoria delle vittime innocenti delle mafie, come vi state preparando a questo appuntamento?

ponti di memoria, luoghi impegno
La locandina dell’evento del 21 marzo

L’obiettivo è quello di riempire la piazza, stiamo cercando persone o istituzioni che possano darci una mano e che possano essere sensibili a questo tema. Abbiamo incontrato diverse istituzioni, sindacati oltre al Forum dei Giovani, per far in modo che questo possa essere davvero un momento centrale non solo di questo 2016, ma più in generale possa diventare un evento quasi storico per la nostra provincia. Interlocutori privilegiati saranno i ragazzi delle scuole, questo per dare continuità al nostro impegno quotidiano. E’ la prima volta che questa manifestazione si svolge con questa formula, nel senso che quest’anno ci sarà una piazza centrale e tanti altri luoghi in Italia. Una manifestazione cosi partecipata e importante è davvero un caso quasi unico nella nostra provincia.

900 nomi di vittime innocenti delle mafie: una lunga lista che verrà snocciolata davanti all’ex Isochimica, un luogo simbolico? 

Si un luogo e una scelta simbolica, visto che il tema di quest’anno è “Ponti della memoria, luoghi di impegno”, abbiamo riconosciuto simbolicamente come luogo d’impegno l’area dell’ex Isochimica, dove già lo scorso anno, insieme alle scuole e ai cittadini ci siamo occupati del tema, inoltre rappresenta un posto, non soltanto in termini di bonifica (e quindi di problema ambientale) ma proprio di restituzione. La speranza è che, una volta bonificata l’area, questa possa essere restituita ai cittadini.

Oltre alle attività già elencate, quali altre saranno organizzate nell’arco della giornata?

Alle 20 e 30 ci sarà una performance teatrale, in collaborazione con Vernice Fresca, compagnia teatrale che collaborerà con noi, questo per dare modo anche a chi non potrà esserci la mattina di prendere parte alle iniziative del 21 marzo. Sabato, invece, al Godot ci sarà la presentazione di un libro “Il sindaco gentile”, un evento in cui, insieme all’autore del libro Marcello Torre, ci prepareremo all’incontro di lunedì anche in termini di memoria e di impegno.

Dall’inaugurazione del Maglificio 100Quindici Passi cosa è cambiato e come sta proseguendo il lavoro?

Innanzitutto la cooperativa, insieme ai suoi dipendenti, sarà con noi in piazza il 21, non soltanto tramite piccole produzioni ma anche per consolidare un discorso di impegno che si lega in maniera forte alla memoria. Il tema trattato, appunto quello della memoria, fa in modo che loro si sentano molto legati a questa giornata. Le attività saranno quelle di aprire le porte al Maglificio con ad esempio visite di scuole, ma in generale è l’attività produttiva che si sta intensificando sempre più, costituendo anche un’opportunità reale per l’economia locale. Quindici sta diventando, oltre ad essere già una realtà, un vero e proprio punto di riferimento non soltanto per quel che riguarda i beni confiscati, ma anche un modello di sviluppo per la nostra provincia. Il progetto viene portato avanti dalla cooperativa, ma appartiene a tutta la comunità a cui è stato restituito, un luogo rappresentativo di un percorso che sta provando a cambiare davvero le cose, anche qui ad Avellino.

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