Voto – Viespoli: “In Irpinia vincerà la logica dell’alternanza”

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Avellino – All’insegna del fair play l’iniziativa di Progetto Popolare, l’associazione politico culturale nelle fila del Pdl. Nessuna bandiera, toni dimessi, per il grave lutto che ha colpito il primo cittadino avellinese. Modestino Iandoli ci ha tenuto a ricordare personalmente Lorenzo Galasso: “Grande amico, per anni iscritto ad Alleanza Nazionale, a lui va il mio affettuoso saluto” e quello di tutta la platea che accompagna le parole del dirigente con un lungo applauso.
Assenti alcuni tra gli invitati al dibattito: Marco Milanese e Antonia Ruggiero bloccati a letto dall’influenza, Giuseppe Gargani e Enzo Rivellini in Calabria per la campagna elettorale per le Europee. “La nostra associazione – ha detto Iandoli – vive e pulsa di quella destra che ha determinato un ulteriore supporto al Pdl in provincia di Avellino. Noi siamo portatori di quel sentimento che ha coinvolto gli italiani e che ha regalato al Paese la vittoria schiacciante del centro destra alle ultime politiche. Oggi ci candidiamo a governare anche qui in Irpinia, sostenendo il valore dell’alternanza”.
“Tornare grandi” – recita lo striscione alle spalle del tavolo di presidenza ed è proprio a questa voglia di governare che fa riferimento il saluto scritto dell’onorevole Gargani, consegnato alla voce del capo del suo ufficio stampa Gennaro Caravano: “ Rivolgo un saluto a tutti voi – scrive Gargani – ma soprattutto ai tanti amici nuovi che oggi condividono insieme a noi uno sguardo lungimirante”. E a questo senso di partecipazione ampia fa riferimento anche Ettore De Concilis del Pdl che dice: “Lo stato di salute in cui versano i nostri territori è evidente a tutti. Noi siamo in politica per passione civile e oggi possiamo dire con forza che l’Irpinia merita una classe dirigente nuova. Da queste elezioni sarà il consenso a legittimare il potere e non, come è stato fin d’ora, il contrario. Siamo una forza inarrestabile, ogni voto in più dato a noi è un voto dato ad una causa di libertà e rinnovamento.
E la lungimiranza si spinge addirittura alle elezioni regionali del prossimo anno: “Questa sinergia che ha portato il Pdl a vincere le elezioni politiche, che spero porti alla vittoria delle amministrative, non andrà dispersa per le elezioni regionali, per completare la filiera politico governativa della destra” ad affermarlo è Umberto Cammino ex consigliere provinciale.
A chi in queste ore accusa il centro destra di aver fatto cadere l’amministrazione provinciale, impedendo così il completamento di iniziative iniziate e non portate a termine, risponde Roberto Castelluccio: “Noi non abbiamo fatto altro che svolgere bene il nostro ruolo di opposizione. E’ la De Simone che non è stata capace di tenere coesa la sua coalizione. E frutto della sua incapacità di spendere bene i fondi europei è anche la desertificazione dei nostri territori”. E su quella parte politica che ha portato alla fine anticipata del mandato del centro sinistra a Palazzo Caracciolo, Ciriaco De Mita in particolare, verte l’intervento del sottosegretario al welfare Pasquale Viespoli: “Mi hanno colpito molto le parole che la Finocchiaro e la De Simone hanno usato ieri per descrivere l’alleanza di De Mita con la destra. Si inizia la liberazione dal medioevo ha detto la capogruppo del Pd al Senato. Ma – si chiede Viespoli – le hanno spiegato quelli del suo partito che hanno contribuito al Medioevo esattamente quanto lui? Queste parole sono figlie della cultura della sinistra, quella degli utili idioti: se stai con loro sei un’intelligenza progressista e positiva, se sei contro di loro sei il male assoluto”. Non teme alcuna contaminazione Viespoli: “La democrazia dell’alternanza è frutto delle grandi menti della vecchia Democrazia cristiana, messo in campo attraverso l’esperienza di un grande partito come il Pdl che ha sconfitto la partitocrazia. In politica non ci sono ruoli già scritti: vince chi riesce a stare meglio sulla scena. Di ciò se n’è accorto pure De Mita”.

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