“A seguito della diffusione della notizia circa la costituzione del Popolo della Libertà a Paternopoli, con relative nomine istituzionali, sento il dovere e l’obbligo di chiarire e stigmatizzare alcune cose”. A dichiararlo è il dirigente provinciale, ex An, Salvatore Cogliano che ricorda come il primo congresso nazionale del 27-28-29 marzo 2009 ha nei fatti sancito un momento importante con la nascita del Partito della Libertà, il soggetto politico originato dalla fusione di Alleanza Nazionale e Forza Italia. “Nessuna delle due forze ha fagocitata l’altra – assicura – né lo farà in futuro”. E in questo senso cita lo statuto approvato il 29 marzo 2009 e che regolamenta la vita del Partito. Nello specifico si sofferma sul capo III: Organi e strutture regionali, provinciali e comunali, che descrive ruolo e funzioni dei Coordinatori provinciali. “Il Coordinatore provinciale – si legge – nomina (art. 30 comma 2) i delegati comunali nei comuni con meno di dieci aderenti o associati. Nei comuni con oltre trenta aderenti si procederà ai congressi comunali ogni 3 anni”. Inoltre Cogliano si rifà alle norme transitorie, in calce allo statuto al punto III, che stabiliscono: “Nella fase di prima formazione degli Organi Territoriali successiva al congresso istitutivo del Pdl, spetta al Presidente Nazionale (Silvio Berlusconi) la nomina dei Coordinatori provinciali. Per la Provincia di Avellino – aggiunge – ha ricevuto la nomina Giulia Cosenza”. Infine il punto V, dove le norme transitorie riconoscono, nella fase di prima formazione degli organi territoriali, competenza dei coordinatori provinciali per la nomina dei coordinatori comunali. “Pertanto, coloro che mediante l’uso del simbolo del Partito della Libertà si autoproclamano nominati e/o lanciano scritti copiando il contenuto delle norme statutarie – avverte – operano arbitrariamente e senza alcun riconoscimento. Le regole condivise costituiscono il collante dello stare insieme, sia nel consesso civile che nelle associazioni e nei partiti. Nessun aderente, iscritto, cittadino può agire al di fuori delle regole o in dispregio di esse. Comprendo la foga delle imminenti elezioni provinciali ed europee – continua il dirigente di partito – però mi corre l’obbligo di stigmatizzare l’infantilismo politico che accompagna certe personalistiche manifestazioni. Il nostro univoco obiettivo deve essere quello di radicarsi sul nostro territorio, rinnovando la politica, per far intravedere un futuro alla nostra gente – conclude – vincendo le prossime elezioni”.
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