Avellino – “Le vicende politiche di Avellino? Penose e cinematograficamente vivaci”. Irrompe Nichi Vendola, leader di SeL, sulla scena delle amministrative ad Avellino. Il Governatore della Regione Puglia, in Irpinia per sostenere la campagna elettorale del deputato di SeL e candidato a sindaco Giancarlo Giordano, fa il punto rispetto a quanto accaduto nella città capoluogo irpina nelle ultime settimane: “Ad Avellino c’è un ex sindaco Pd (Galasso ndr) che sostiene oggi quelli che erano i suoi avversari in Consiglio comunale. Il Pd irpino poi cerca di essere molto più moderato dei moderati ‘democratici’ d’Italia. La città, credo, abbia bisogno di mettersi davanti allo specchio e accorgersi che il male oscuro del ceto politico è il trasformismo. Avellino ha bisogno di verità, anche sulle persone, e ha bisogno di una netta discontinuità. Lo richiede a gran voce la città e non noi, quindi la vera alternativa per Avellino è la sinistra”.
Curioso il siparietto che ha portato Vendola, suo malgrado, a ‘non commentare’ il leader di Nusco Ciriaco De Mita: “Non posso commentare De Mita – ha detto – sarebbe come commentare l’Iliade”.
Ma per Vendola le vertenze reali guardano al Sud e al sociale: “La domanda che va fatta è ‘che ne sarà di noi?’. La questione sociale è sempre più questione della povertà. Il Sud ha aree destinate all’abbandono, ci sono soggetti sociali di cui non si parla più ormai. Credo che la politica non abbia la consapevolezza che la crisi non è finita e che nei prossimi mesi avremo altre migliaia di persone che perderanno il lavoro. Le coccole all’Europa dei tecnocrati che c’han portato in questa condizioni non sortiranno il cambiamento necessario. Occorre dare ossigeno alle famiglie, al lavoro, alle imprese, occorre aprire i cantieri, occorre sbloccare la spesa per gli investimenti, oggi prigionieri dei vincoli idioti del patto di stabilità”.
(@antopirolo)
(di seguito l’intervista completa a Nichi Vendola)
