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VIDEO/ Rifiuti: Stir e Flumeri pronte a raccogliere l’umido. Gambacorta: “Torniamo alla normalità”

Domenico Gambacorta

Il Presidente della Provincia di Avellino Gambacorta

Emergenza rifiuti, ancora un vertice in Prefettura ad Avellino, alla presenza del presidente della Provincia Domenico Gambacorta, di quello dell’Ato Rifiuti Valentino Tropeano, dell’amministrazione unico della società pubblica IrpiniAmbiente Nicola Boccalone e del prefetto di Avellino Carlo Sessa; i quali sono chiamati a scegliere il sito più idoneo per la realizzazione delle operazioni di trasferenza dei rifiuti organici prodotti da mezza provincia, ovvero da 48 Comuni compreso il capoluogo.

“Qui per una collaborazione istituzionale – ha dibattuto il Presidente della Provincia – Il ciclo di rifiuti secondo la legge Delrio non è più di nostra competenza, ma dell’Ato Rifiuti. Dallo scorso 2 gennaio tutti i Comuni hanno aderito all’ambito territoriale ottimale eleggendone gli organi”.

La necessità è scaturita da quando è venuta meno la possibilità di utilizzare lo Stir, prima sequestrato e poi dissequestrato dalla magistratura. “Dobbiamo tornare alla normalità – ha proseguito Gambacorta – quindi garantire il ciclo di raccolta dell’umido, anche perché rischiamo di disabituare persone ed aziende alla raccolta differenziata (che già registra un abbassamento delle percentuali)”.

Quali posso essere le soluzioni alternative – anche a tempo determinato – allo Stir? “Bisogna verificare tutte le condizioni, Parolise ad esempio o Teora, su Chianche i tempi invece sono più lunghi, parliamo di almeno 36 mesi in quanto occorrerà fare prima una valutazione di impatto ambientale e poi procedere all’appaltazione”.

L’ipotesi riutilizzo Stir quella che ha ripreso quota dopo il vertice istituzionale. Sulle 120 tonnellate di umido al giorno prodotte in Irpinia, 40 saranno destinate all’impianto di Pianodardine ed il restante 80 – la Regione si è detta d’accordo – verrà gestito ancora a Flumeri.

Una volta emanata l’ordinanza della Provincia per l’utilizzo dello Stir, partirà nuovamente tutto l’iter burocratico necessario per l’ottenimento delle autorizzazioni.

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