VIDEO/ Referendum Costituzionale: quanto ne sanno gli avellinesi?

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L’Italia, tra i paesi membri dell’Unione Europea, detiene l’imbattibile record di 72 consultazioni popolari in settant’anni, insomma siamo la Nazione referendaria per eccellenza. Negli ultimi sette decenni ci sono state campagne particolarmente aspre e divisioni profonde come per il voto sul divorzio o sull’aborto e altri referendum – come invece quello dell’aprile scorso sulle trivellazioni in mare – che sono passati quasi inosservati senza raggiungere neanche il quorum.

Quello del prossimo 4 dicembre su se cambiare o meno la nostra Costituzione si preannuncia, a poco più di trenta giorni dal voto popolare, tra i più aspri e controversi di sempre, tanto da mettere a rischio non solo la sopravvivenza del governo, ma anche quella di parecchi partiti come il Partito democratico stesso. Il Pd, proprio sul quesito referendario, si è lacerato in due creando bizzarre alleanze come quella tra Brunetta e D’Alema, uniti dal comune astio nei confronti del premier Renzi.

Tra le contestazioni sulla data stessa del referendum, quelle del testo sulla scheda elettorale e le presunte violazioni della par-condicio, abbiamo cercato di far chiarezza, chiedendo al popolo avellinese cosa andrà a votare il prossimo dicembre ma soprattutto per cosa andrà alle urne.

Il quadro che è venuto fuori conferma la tanta disinformazione sul tema. Tra quelli a cui non interessa la politica e quelli che semplicemente votano pro o contro Matteo Renzi, sono pochi i preparati sui temi di bicameralismo perfetto (o paritario) e sulla riforma del Titolo V, quello riguardante le competenze di Stato, Regioni e Provincie. Il tempo è comunque dalla parte dei meno informati, a cinque settimane dal voto un leggero ripasso non guasta mai.