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VIDEO/ Lenzi: “Tariffa funzionale all’equilibrio economico dell’Alto Calore”

«Fino a dicembre non ci saranno aumenti. Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Campania, che ci sta affiancando per attivare una finanza-ponte fino al 31 dicembre e rinviare l’aumento tariffario al 2026». È forse questo l’unico dato tangibile emerso dalla lunga assemblea dei sindaci soci dell’Alto Calore, convocata nel pomeriggio a Corso Europa per discutere della manovra tariffaria. A tirare le somme, dopo oltre cinque ore di confronto acceso, è stato l’amministratore unico Antonello Lenzi.

«Non ci sono deliberati impeditivi alla prosecuzione del percorso che abbiamo intrapreso – sottolinea Lenzi – tuttavia un management responsabile deve fare delle valutazioni. Con la Regione Campania abbiamo già avviato alcune iniziative e continueremo il nostro cammino, tenendo conto delle divisioni e delle diverse sensibilità che oggi si sono manifestate in assemblea. La tariffa – chiarisce – è funzionale a garantire equilibrio economico e finanziario alla società. Credo però che questo iter possa, non dico interrompersi, ma subire una rivisitazione nelle modalità di approvazione e nelle tempistiche. C’è una grande sofferenza, e posso dire che nessun operatore si rallegra nell’aumentare le tariffe. La reazione della popolazione è stata forte e dobbiamo tenerne conto. Non si può abbandonare la strada tariffaria, ma noi rappresentiamo i territori e la nostra base sociale va rispettata. Faremo un ulteriore passaggio con i soci per mettere a punto questa strategia».

Lenzi, infine, confessa la propria posizione personale: «Concettualmente sono contrario all’aumento delle tariffe: l’acqua pubblica dovrebbe essere quasi gratuita, se fosse possibile. Da amministratore, però, so che senza adeguamenti e senza lievitazioni tariffarie la società non potrebbe reggere. Inoltre la nostra azienda è in una condizione di dissesto che viene da molto lontano».

Dispiaciuto per come è stata gestita la vicenda della manovra tariffaria, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, che aveva presentato una mozione che non ha raggiunto il quorum per pochi decimali e volta a bloccare l’aumento: «Mi rammarica vedere molti sindaci abbandonare l’assemblea al momento del voto. Ora occorrerà spiegare questa decisione alle singole comunità».

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