La solitudine della sindaca Laura Nargi si è manifestata in tutta la sua evidenza: nessuno al suo fianco, né la vicesindaca, né gli assessori a lei più vicini, né tantomeno il capogruppo consiliare della sua lista “Siamo Avellino”. “Inutile nasconderci dietro le apparenze – chiarisce la fascia tricolore davanti ai banchi vuoti della maggioranza (in Aula presenti solo le opposizioni) – ritiro la pratica del bilancio previsionale e mi prendo del tempo di riflessione. Il Comune continuerà a lavorare, ma si apre la crisi politica”.
Avellino si avvia verso una Pasqua di stallo, tutt’altro che di “Resurrezione”: senza l’approvazione del bilancio non sarà possibile procedere con interventi urgenti, come la manutenzione delle disastrate strade cittadine o perfino l’installazione del maxi-schermo allo stadio Partenio-Lombardi per seguire la sfida decisiva tra Avellino e Sorrento, che potrebbe sancire la promozione dei lupi in Serie B.
Il calvario per l’amministrazione Nargi non si conclude oggi, ma rischia di accompagnare Avellino anche nei giorni festivi. A conti fatti, ora restano solo due strade: modificare il documento economico-finanziario 2025-2027, come suggerito dall’ex sindaco Festa, oppure andare verso lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, insediatosi appena un anno fa.