VIDEO/ Vigili del Fuoco, il Comandante Rosa D’Eliseo: “Impegnati a 360 gradi, più di 2mila interventi per incendi boschivi”

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Antonella Marano – “Per affrontare questo lavoro con serenità bisogna amarlo. Questa è la prima regola per noi vigili del fuoco. La nostra mission è salvare vite umane ed agire nel momento in cui la sicurezza viene ostacolata da situazioni provocate dall’uomo, da condizioni climatiche avverse o da eventi naturali”.

E’ questo il messaggio di Rosa D’Eliseo, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino, in un’intervista esclusiva rilasciata ad Irpinianews. D’Eliseo è in forza presso la sede di via Zigarelli dal settembre 2016. La sua carriera professionale prende il via nella Capitale dove, presso la Direzione Regionale del Lazio, ha seguito con attenzione la gestione grandi rischi. Poi il trasferimento in Campania, prima come dirigente vicario presso il Comando di Napoli e poi come Comandante nella sua terra d’origine Caserta.

Non è certamente semplice conciliare tempi di lavoro e famiglia ma il Comandante D’Eliseo racchiude in sé responsabilità, forza e impegno tale da riuscire a gestire i ritmi impegnativi del quotidiano e tutti gli imprevisti sul lavoro. Un lavoro molto delicato e più che mai frenetico. I vigili del fuoco sono le sentinelle del territorio 365 giorni all’anno. Non c’è un solo evento naturale (terremoti, frane, allagamenti, per citarne alcuni), incidente o problematiche per cui non sia indispensabile la loro presenza.

Ad oggi sono nove le donne che ricoprono il ruolo di Comandante in tutta Italia, un’importante responsabilità. Che emozioni prova?

“E’ una grande responsabilità. Il nostro è un lavoro che dinanzi alle emergenze ci rende tutti uguali. Siamo impegnati a 360 gradi in un’attività di sicurezza e salvaguardia delle persone in qualsiasi evento che possa indicare un pericolo, ma anche alla tutela dei beni. Sicuramente gestire questa macchina operativa non è semplice ma è molto affascinante. Ciò che arricchisce il nostro lavoro è il rapporto con il personale”.

Tra le province in cui ha prestato servizio ha riscontrato differenze particolari?

“Nelle province di Napoli e Caserta le problematiche maggiori sono connesse alla gestione dei rifiuti e alla urbanizzazione del territorio. Nel complesso l’attività organizzativa resta la stessa e mi riferisco al rapporto con il personale, l’organizzazione della gestione delle squadre e la disposizione del servizio di soccorso sul territorio. In questa provincia si riscontrano disagi legati maggiormente alla viabilità. Sono, infatti, numerosi gli incidenti per i quali ogni giorno i nostri uomini intervengono. Che si tratti di un tamponamento o una situazione ben più grave, non deve mai mancare la nostra presenza. Come nel 2013 lungo la A16, quando persero la vita in un incidente 40 persone a bordo di un bus”.

La carenza d’organico è uno degli ostacoli maggiori nel vostro comparto e, in generale, per le Forze dell’Ordine. Il Comando Provinciale di Avellino come risponde a questa carenza?

“Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha cinque sedi e quatto distaccamenti fissi: Lioni, Montella, Grottaminarda, Bisaccia e il distaccamento volontario di Ariano Irpino. La pianta organica di Avellino è al momento al di sotto di 25 unità: mancano tra le qualifiche quattro vigili, alcuni capo squadra e molti capo reparto. Per tale motivo sarebbe necessario il potenziamento della pianta organica per affrontare tutti i problemi operativi in modo più sereno.

Nei momenti di forte emergenza come quelli che potrebbero concretizzarsi nel periodo estivo con gli incendi boschivi l’attuale dispositivo è sottodimensionato. L’auspicio è che il nostro Comando possa crescere nel futuro, sia per rispondere adeguatamente alle emergenze sia per dare maggiore respiro al personale, in costante attività.

Solo nel 2017 abbiamo dovuto effettuare più di 2mila interventi non dimentichiamo che questo territorio presente anche un forte rischio idrogeologico, forti smottamenti, frane ed anche allagamenti. L’auspico per quest’anno  è che ci sia maggior incremento delle forze messe in campo a disposizione”.

Si spieghi meglio…

“L’attività di spegnimento degli incendi boschivi non è prerogativa legislativa del Corpo nazionale ma un’attività istituzionale della Regione, i vigili del fuoco in tale circostanza danno il concorso dello stato allo spegnimento degli incendi. Il che è legato ad una convenzione con la Regione Campania mette a disposizione la possibilità di richiamare del personale ad hoc per affrontare tale tematica. L’anno scorso abbiamo avuto una squadra in più impegnata sul territorio rispetto al contesto. Quest’anno il mio auspicio è che ci sia maggior attenzione e magari anche la realizzazione di presidi territoriali proprio con vigili del fuoco e mezzi idonei per affrontare il problema degli inciendi boschivi”.

Prevenzione è la parola chiave del percorso intrapreso con Prefettura, Genio Civile e tutti i protagonisti attivi sul territorio, come i sindaci, le comunità montane e i volontari.

“Una profonda collaborazione con il Prefetto di Avellino, Maria Tirone e con la Dirigente del Genio Civile, Claudia Campobasso, che ha permesso di intensificare su tutto il territorio irpino la rete di monitoraggio in un periodo, quello estivo, che ci vede fortemente impegnati. Lavorare in sinergia per scongiurare fenomeni di dolo o semplice negligenza dell’uomo è una priorità assoluta”.

Stato e politica cosa fanno per tutelare il vostro comparto?

“L’attenzione c’è, ma dovrebbe essere sempre maggiore. Il nostro lavoro è tanto affascinante quanto delicato e rischioso, ha bisogno quindi di pieno sostegno da parte di tutti”.