Concetta, un giorno, ha scelto di darsi fuoco davanti agli occhi di un impiegato dell’INPS per evitare di dover compiere un gesto ancora più disperato contro altri.
Concetta viveva una situazione senza uscita e se ne vergognava: era una lavoratrice povera, ossia una persona che, nonostante un lavoro ed un contratto fissi, non riesce a migliorare la propria condizione sociale ed è costretta a non andare più in là della sopravvivenza.
E’ quanto ha raccontato Gad Lerner, che di questa donna disperata ha seguito la vicenda fino a diventarne amico ed a scriverne un libro. Il giornalista della RAI lo ha presentato al Circolo della Stampa di Avellino: “Concetta, una storia operaria” è un libro che, partendo dalla storia tragica e privata di questa donna senza più prospettive e speranze, racconta l’involuzione del lavoro nel nostro Paese.
“Ci tengo a ricordare – ha detto il giornalista – che Concetta Candido non è una precaria, ma una lavoratrice con un contratto a tempo indeterminato, una dei tanti che pur avendo un lavoro fisso guadagnava talmente poco da essere povera. Oggi purtroppo c’è un’intera classe lavoratrice che sta impoverendosi”.
Infatti la donna, a 47 anni, si è ritrovata sommersa dai debiti a cui sapeva di non poter più fare fronte, una volta licenziata dalla catena di pub Befed di Settimo Torinese, dove per 9 anni aveva lavorato come addetta alle pulizie. E soprattutto dopo che un lungo braccio di ferro con l’INPS per ottenere il sussidio di disoccupazione si era concluso in un nulla di fatto a causa di un cavillo.
Prima del tragico gesto la donna, che ora pian piano si sta riprendendo, aveva scritto sul suo profilo Facebook: “Vado all’Inps e li faccio tutti neri, gli cambio i connotati”. Poi aveva deciso di punire sé stessa, pur di puntare l’attenzione su un diritto negato.
L’incontro di stasera, moderato da Generoso Picone de “Il Mattino”, a cui hanno partecipato l’assessore alla Cultura Bruno Gambardella e la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, sulla scia del libro ha raccolto diverse riflessioni riguardo alla condizione dei lavoratori, soprattutto sulla mancanza di garanzie su salari e diritti e sul ruolo, ormai scollato dalle problematiche reali, di sindacato e politica.
L’autore del libro, i cui proventi saranno destinati alla famiglia Candido, racconta che “Concetta si è salvata per miracolo, dopo aver passato oltre un mese in coma. Ha avuto diversi trapianti di pelle, dovrà fare ancora molta riabilitazione ma, per fortuna, guarirà. Invece credo – sottolinea Gad Lerner – che la Sinistra abbia reciso i legami con le classi lavoratrici nelle quali è nata, preoccupandosi di rappresentare l’establishment. E sia vittima a sua volta delle propria insensibilità”.