Salerno – Solofra, Montoro, Serino e Atripalda. Sono queste le piazze di spaccio interessate dall’operazione ‘White Skin’ finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e portata a termine dai Carabinieri di Solofra e da quelli del Comando provinciale di Avellino. Stamane i dettagli sono stati svelati nell’ambito di una conferenza stampa convocata al Comando provinciale di Salerno (l’indagine è coordinata dalla Dda di Salerno) alla quale hanno preso parte – tra i vari – il comandante provinciale di Avellino Giovanni Adinolfi, il comandante della stazione di Solofra Giuseppe Friscuolo e il procuratore di Salerno Erminio Rinaldi.
Le indagini sono nate a fine 2012 da un incendio doloso verificatosi a Solofra che ha interessato due mezzi di una ditta di autotrasporti del montorese. Da qui, attraverso pedinamenti ed intercettazioni telefoniche e ambientali avviati dai carabinieri di Solofra, è stato accertata l’esistenza di una rete di spaccio che aveva come base operativa Salerno e faceva riferimento al noto pregiudicato Antonio Noschese, alias Tonino Pupatella. In tutto sono 15 le misure restrittive eseguite (3 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 obblighi di dimora). Verosimilmente la droga, hashish e cocaina, proveniva dal napoletano e poi piazzata dal salernitano nelle piazze di spaccio di Solofra e dell’Alta Valle dell’Irno, dove i pusher cedevano lo stupefacente a giovani e giovanissimi, in special modo con l’approssimarsi del weekend. “La lotta e il contrasto allo spaccio – ha detto il comandante Adinolfi – è una delle priorità che come Arma portiamo avanti. Grazie all’attività della stazione carabinieri di Solofra, siamo riusciti a sgominare un’associazione i cui soggetti risiedono a Salerno e che vede nell’avellinese le zone di spaccio e consumo”.
(di seguito l’intervista ad Adinolfi)
[…] L’operazione odierna, denominata White Skin, è il filone principale dell’analoga attivi… […]