Chiusura col botto per il Governatore regionale uscente Stefano Caldoro che ad Avellino ha incontrato tutti i candidati inseriti nelle liste a suo sostegno, sindaci e amministratori della provincia irpina e simpatizzanti. Tutti presenti tranne Cosimo Sibilia, il senatore di Forza Italia e coordinatore provinciale del partito.
Ufficialmente, Sibilia era impegnato a Napoli in qualità di presidente regionale del Coni. Ma la sua assenza si è fatta notare e non poco, anche perchè con Sibilia non hanno risposto ‘presente’ i candidati forzisti Franco Di Cecilia, Ines Fruncillo e Pino Galasso. Una faida tutta interna al partito azzurro che vedrà il 31 maggio il Giorno del Giudizio.
A fare gli onori di casa Mimmo Gambacorta, presidente della provincia di Avellino e riferimento regionale per Forza Italia, che ha introdotto alla platea il Governatore uscente. Tra i presenti in sala l’ex ministro, l’avellinese Gianfranco Rotondi, Giuseppe Gargani, l’ex sottosegretario Pasquale Viespoli.
Slides alla mano, Caldoro ha illustrato i numeri e i risultati ottenuti in Irpinia nel corso dei suoi 5 anni di Governo regionale. “La mia amministrazione ha fatto per l’Irpinia tanto quanto questi signori del centro sinistra hanno fatto in 30 anni. Siamo intervenuti per primi su banda larga, Alta Capacità, Stazione Hirpinia, 396 scuole hanno avuto finanziamenti per sicurezza e laboratori, sui contratti di programma in Alta Irpinia, il Piu Europa, sull’Isochimica. Agli altri lasciamo le chiacchiere, agli altri che hanno fatto diventare la Campania la Regione canaglia lasciamo le parole”.
Di qui, il singolare appello: “Votate tutti ma non il Pd, non votate un’alleanza che ha distrutto la Campania”.
Caldoro, interrogato sull’avversario (De Luca), replica così: “La sua è una candidatura fuorilegge. Che messaggio può dare alla cittadinanza una persona ambiziosa che sfruttando la sua posizione di potente si candida contro la legge?”.
Infine, Caldoro chiarisce i contorni del divorzio con l’UdC e con Ciriaco De Mita: “Per un lungo periodo (De Mita, ndr) mi ha fatto tanti complimenti, oggi meno. Ma la questione è semplice: mi aveva chiesto di cacciare dalla coalizione il Nuovo Centrodestra. Non avrei mai potuto cambiare le carte in tavola a 48 dalla presentazione delle liste. Gli risposi dicendo che non comprendevo le ragioni di quella incompatibilità ma che non ero disponibile a cacciare nessuno, chi vuole andare vada pure. Poi, arrivò la famosa notte di Marano, dove De Mita e De Luca s’incrociarono e nel giro di un paio d’ore raggiunsero l’accordo. Su quali basi, onestamente, preferisco non saperlo. Quel che so è che se avessi ceduto alle sue imposizioni oggi mi dipingerebbe come alto, biondo e con gli occhi azzurri”.
Prima dell’avvio dei lavori, il presidente della Regione Stefano Caldoro ha incontrato una delegazione degli imprenditori conciari di Solofra appartenenti al Codeso.
Gli industriali della città della concia hanno regalato al Governatore un manufatto in pelle raffigurante la sua figura, chiedendo a nome del comparto risposte celeri su depurazione e l’aspirazione a poter riportare sul territorio la sua gestione.
A Caldoro anche un gadget firmato “Consorzio depurazione Solofra”.
Proprio il Codeso aveva del resto manifestato la volontà di tornare ad essere protagonista della gestione dell’impianto di depurazione di via Carpisano.
Di seguito la galleria fotografica dell’incontro di Caldoro ad Avellino