Claudio De Vito – Più che il richiamo della montagna – utilizzata a più riprese nella metafora dello scalatore diventata un tormentone all’interno dello spogliatoio ma non solo – Walter Novellino non ha resistito al pensiero di dover omaggiare Mamma Schiavona. Perché ad Avellino ci si ripromettere di salire a piedi a Montevergine una volta raggiunto un obiettivo e Walter Novellino da irpino sa bene cosa significa.
“Vado a salutare la Madonna” ha affermato all’esito della lunga salita affrontata con il direttore sportivo Enzo De Vito, con Angelo D’Angelo e Marco Perrotta e con i collaboratori del suo staff tecnico. Bastone di legno alla mano – quello che idealmente ha dovuto alternare la carota alla guida del gruppo durante la stagione – per supportare la fatica di una scalata che, paragonata a quella della salvezza, è quasi un piacere.
“Eravamo penultimi quando sono arrivato – ha ricordato il tecnico biancoverde con il petto gonfio d’orgoglio – è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti, società compresa. Grazie davvero ai miei ragazzi per la disponibilità che mi hanno mostrato nelle difficoltà”.
Sì perché le difficoltà non sono mancate, su tutte quelle generate dal ciclone del calcioscommesse che ha iniziato a stringere nella morsa l’Avellino proprio poco dopo l’avvento di Walter Novellino in panchina. Era la vigilia di Bari-Avellino quando scattarono i deferimenti a raffica. Oggi invece è stata la volta della sentenza d’appello che ha restituito un punto ai lupi.
“Prima della gara con il Perugia abbiamo appreso della richiesta di sette punti e sfido chiunque ad essere sereni nel proprio lavoro con una situazione del genere – ha evidenziato Walter Novellino – successivamente ci siamo ripresi, pensavamo di essere già salvi a Pisa ma a livello mentale abbiamo speso molto e altri club hanno speso invece diciotto milioni per arrivare a quota cinquanta punti come noi, che tutti questi soldi non li abbiamo spesi”.
Sul futuro Walter Novellino ribadisce la linea del post-partita di ieri. Qualche giorno di relax e poi si tireranno le somme con la dirigenza la prossima settimana. “Ne parleremo a breve – ha riferito – sono molto coinvolto, sono di Montemarano e ci tenevo a far bene. Ringrazio la piazza per l’affetto”.
E anche il venditore ambulante del Santuario di Montevergine che gli ha preparato una ricompensa a base di pane, provolone e prosciutto. Alla irpina maniera, come piace a Walter Novellino sempre più idolo della folla biancoverde che chiede a gran voce la sua riconferma.