“Appena cinque agenti di Polizia Penitenziaria erano presenti nella Casa Circondariale di Avellino al momento dell’evasione a fronte di quasi settecento detenuti: ciò è preoccupante. Inoltre parliamo di personale anziano costretto a svolgere turni anche di sedici ore consecutive a causa della grave carenza di organico”. E’ l’allarme che lancia Donato Capece, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, stamane in vista a Bellizzi insieme a Tiziana Guacci, segretaria regionale del medesimo sindacato. Capece ricostruisce quanto accaduto la scorsa notte: “Il detenuto si sentiva minacciato dagli altri ristretti, per questo approfittando di un momento di distrazione è scappato scavalcando il muro di cinta e facendo perdere le sue tracce”.
Il 43enne, detenuto per reati contro il patrimonio, era riuscito a evadere nella notte calandosi nel cortile e scavalcando la recinzione dell’Istituto. Una fuga che tuttavia è durata poco, in quanto i poliziotti della Squadra Mobile e dell’UPGSP della Questura di Avellino lo hanno catturato mentre cercava di allontanarsi dalla città confondendosi tra la folla dei viaggiatori all’interno dell’autostazione.
A complimentarsi per la pronta cattura dell’uomo è Tiziana Guacci: “Rivolgo un convinto apprezzamento agli uomini della Polizia Penitenziaria di Avellino e degli altri Reparti che hanno partecipato attivamente alle indagini e alla cattura del soggetto. Anche questa delicata operazione di servizio ci da l’opportunità di evidenziare le accresciute quotidiane capacità operative della Polizia Penitenziaria in materia di lotta e contrasto alla criminalità” conclude la segretaria regionale del sindacato.
