I due tecnici, che si ritrovano dopo due stagioni, hanno fatto melina a partire dagli elenchi dei convocati, non diramati in via ufficiale e comunicati soltanto verbalmente alla vigilia (Rastelli lo ha fatto dietro le quinte). Il motto su entrambe le sponde è stato “tutti convocati”, anche se il tecnico dell’Avellino ha dalla sua l'”alibi” dell’allenamento in loco a cui dovranno necessariamente prendere parte tutti gli uomini (eccetto l’infortunato Schiavon).
Sta di fatto che entrambi, alle prese con squalifiche e infortuni di varia entità, hanno preferito giocare a nascondino, cercando così di creare le condizioni ottimali per il rilancio dopo un periodo di magra. Ancora qualche ora e la guerra di nervi vivrà il suo epilogo: il rettangolo verde sarà, come sempre, sommo giudice dei tatticismi della vigilia.
(di Claudio De Vito)