La certificazione di Qualità per determinate specifiche tecniche e organizzativo-gestionali ricevuta dall’Ospedale Moscati di Avellino viene salutata con molta soddisfazione. Non poteva essere altrimenti visto che è la prima struttura ospedaliera del Mezzogiorno ad avere ottenuto il prestigioso riconoscimento, dopo un lungo periodo di monitoraggio e di valutazione. La conferenza stampa convocata dal Direttore Generale Giuseppe Rosato, il Direttore Sanitario, Vincenzo Castaldo, alla presenza di Stefano Mezzopera di Federsanità-Anci e del responsabile del rischio medico della struttura di via Amoretta Vincenzo Arbucci serve a mettere in evidenza i dettagli sugli indicatori di verifica, sui parametri seguiti dall’indagine e sulle eventuali criticità emerse. Vincenzo Castaldo annuncia: “una grossa soddisfazione, premia il lavoro svolto da tutti in questa struttura. Essere certificati per la qualità in un momento di gravi difficoltà che più volte abbiamo messo in evidenza: dall’assenza di personale alla gestione della struttura ci gratifica. C’è bisogno di maggior personale per competere a livello nazionale. Ma questo è solo un primo passo, possiamo crescere ancora”. Per Giuseppe Rosato: “con il nuovo modello Acenas una società terza ci ha certificato con questo percorso. Ora la sfida più importante è mantenere la certificazione, non tanto conseguirlo poiché dopo l’iniziale entusiasmo, inizia il comportamento solito e di rilassamento. Ora l’obiettivo è passare al secondo step, nostro punto di riferimento è un ospedale sicuro per i pazienti ma anche per chi vi lavora”. Spiega poi quali sono stati i parametri presi in considerazione: “ valutati tutti dal pronto soccorso, alle sale operatorie, al blocco parto, all’ informatizzazione, alle cartelle cliniche e sanitarie, ai percorsi interni, alla sicurezza, ai controlli apparecchiature. Sono soprattutto felice per la partecipazione attiva degli infermieri, dei facilitatori, di tutto il personale dipendente e non, poiché sono loro i primi attori per questa sfida utile per primeggiare a livello nazionale”.
Segue intervista a Pino Rosato