Valle Caudina, la Procura vuole il processo per la piazza di spaccio gestita dalle donne

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Iglio

VALLE CAUDINA – La Procura vuole il processo per gli indagati, tre delle quali donne (legate da una parentela diretta ad un boss della zona) coinvolte nel blitz eseguito dagli agenti Squadra Mobile che a dicembre aveva portato a sgominare una piazza di spaccio attiva a San Martino Valle Caudina. Il pm della Procura di Avellino Luigi Iglio ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati, che sarà discussa il prossimo 27 maggio davanti al Gup del Tribunale di Avellino Gennaro Lezzi.

LE INDAGINI E IL BLITZ
Le indagini erano scattate in seguito ad un via vai sospetto di persone dalle otto del mattino alle quattro del giorno seguente. Un market della droga attivo quasi h24 quello sgominato dalla Squadra Mobile di Avellino con l’operazione messa a segno alcuni mesi fa . Il primo sequestro ad ottobre del 2023, poi sono arrivate le altre attività di sequestro e l’indagine, quella che aveva portato gli agenti della Squadra Mobile di Avellino a disarticolare la piazza di spaccio gestita prevalentemente da donne. Mamma e figlia, legate ad un boss della Valle Caudina (ma non è contestato il 416 bis ndr) avevano un ruolo centrale nella gestione del traffico come è emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Avellino e condotte dagli agenti agli ordini del vicequestore Ennio Ingenito. Gli agenti di Via Palatucci decidono di “piazzare” una telecamera nei pressi dell’abitazione e come in ogni indagine per droga, dopo le prime attività di sequestro. Siamo a fine ottobre 2023. Scattano anche le intercettazioni telefoniche. La droga viene consegnata anche a domicilio. Giubbini, camicie, caffè. Così a telefono o nei contatti si cercava di eludere le investigazioni e parlare della droga. Più che un negozio di abbigliamento però, anche dai riscontri avvenuti tra ottobre 2023 e giugno 2024 gli uomini agli ordini del vicequestore Ingenito hanno rinvenuto invece dosi di cocaina e hashish per coloro che raggiungevano la casa e ne uscivano dopo pochi minuti. Almeno venti gli episodi di spaccio accertati dalla Mobile di Avellino.

LE PROSSIME FASI
Ora i difensori, gli avvocati Vito Pacca, Fabio Russo, Valeria Verrusio e Stefano Alessandrelli, dovranno discutere davanti al Gup sulle richieste di rinvio a giudizio nei confronti dei loro assistiti.