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Un irpino in manette nel maxi blitz contro il clan Fezza- De Vivo: acquistò mezzo chilo di hashish

ATRIPALDA- Avrebbe acquistato mezzo chilo di hashish a Pagani da Mario De Prisco, uno dei partecipi al clan che aveva monopolizzato tutte le attività illecite nella zona dell’Agro nocerino, a partire dalla droga fino ai furti di auto con riciclaggio e cavallo di ritorno. Tra i 79 destinatari della misura cautelare eseguita ieri nell’ambito del maxiblitz della Dda di Salerno contro il gruppo Fezza- De Vivo infatti c’è anche L. Q, classe 59, residente nella cittadina di Atripalda. E’ accusato di detenzione di droga ai fini dello spaccio per agevolare l’organizzazione criminale disarticolata ieri dalla Procura Distrettuale Antimafia di Salerno. Ad incastrare il sessantaseienne e De Prisco un’intercettazione ambientale all’interno dell’abitazione dell’ esponente del gruppo smantellato ieri, che faceva riferimento alla mancanza di un panetto nella cassetta postale di un’altra abitazione di Pagani in uso all’esponente del clan dove il residente ad Atripalda avrebbe rinvenuto lo stupefacente. Per il Gip Pietro Indinnimeo, una quantità che non poteva che essere destinata allo spaccio. Nessun dubbio anche sull’aggravante mafiosa, visto che il clan aveva l’esclusiva sull’approvigionamento delle “piazze”. Peraltro, le “indagini telematiche” svolte dalla Squadra Mobile di Salerno e dal Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore, in collaborazione con la Francia attraverso uno specifico Ordine di Indagine Europeo, hanno consentito di decriptare la messaggistica cifrata utilizzata dagli indagati per i rifornimenti dello stupefacente proveniente dal Sud America, dalla Spagna e dall’Olanda. In tale ambito, dall’esame del materiale crittografato contenuto nelle chat è emerso come il predetto sodalizio criminale, nell’arco di 4/5 mesi, abbia movimentato circa 600 kg di hashish, 100 kg di marijuana e 35 kg cocaina. Nelle prossime ore il sessantaseienne dovrà comparire davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia.

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