Un irpino all’ombra della Madonnina: Oderigi Lusi alla sfida musical

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Un background classico di altissimo livello che non esclude, ma anzi alimenta, una professionalità poliedrica. Oderigi Lusi torna ad uno dei suoi tanti ‘amori’: il musical. E lo fa con un’opera che si preannuncia un successo su scala nazionale, così come lo è stata all’estero. Il musicista irpino, (nato ad Avella e diplomatosi col massimo dei voti e lode al conservatorio Cimarosa di Avellino), vero e proprio acrobata delle tastiere, ad ottobre sarà al Teatro Nazionale di Milano dove siederà sullo sgabello del pianoforte del musical “La Bella e la Bestia”. Il debutto è previsto per il prossimo 2 ottobre in un teatro appositamente restaurato e che ritornerà in vita proprio per l’occasione.

Una produzione Stage Enterteinment Italia, multinazione dello spettacolo dal vivo e leader in Europa nella realizzazione dei più celebri musical di Broadway, e che, oltre a La Bella e la Bestia, spettacolo che ha lasciato a bocca aperta già 25 milioni di spettatori in tutto il mondo, è titolare delle licenze di tutti i maggiori musical del mondo quali il Fantasma dell’Opera, Il Re Leone, Dirty Dancing ed Evita.

Quella del musical è una sfida già vinta da Oderigi Lusi che tra il 2005 e il 2006 ha girato l’Italia, come Maestro sostituto e di sala all’Opera lirica contemporanea “Federico II, l’ultima danza” scritta da Antonio Maiello.

Passando velocemente in rassegna le sue infinite esperienze professionali, non ci si può non soffermare sulla pluriennale collaborazione come pianista e tastierista vantata con gli Osanna, gruppo storico del Rock Progressive partenopeo, con i quali ha preso parte a numerosi festival e concerti.

In occasione dei vari Festival e Rassegne Oderigi ha condiviso il palco anche con artisti quali la PFM, YES, Carl Palmer, 24 Grana, ‘A67, Jenny Sorrenti e Marcello Vento, Rino Zurzolo, Jerry Marotta & Tom Griesgraber, Marco Zurzolo, Enzo Gragnaniello, James Senese & Napoli Centrale, Peppe Barra, Lino Cannavacciuolo, Nacchere Rosse, NCCP, Antonio Onorato & Joe Amoroso, Enzo Avitabile, Eugenio Bennato e tantissimi altri.

Ma la vera punta di diamante della sua carriera porta il nome di “Notes from a Logbook”, suo ultimo album, il primo inciso da solista. Un vero e proprio diario di bordo, gli appunti di una vita racchiusi in 11 brani, ‘Notes from a Logbook’ è un melting pot di generi che riesce a mantenere standard qualitativi comunque molto elevati, riuscendo a percorrere trasversalmente il folk etnico di “Da un viaggio a Pedra” e le suggestioni orientali di “Karma” senza però dimenticare, con il brano di ouverture “Perle”, di richiamare la derivazione classica del suo creatore.

Perché è proprio grazie a questa commistione di diversi generi musicali che è nato questo album. Un album che non si precisa solo in una sapiente esecuzione musicale ma da cui trapela una forte sensibilità per delicate tematiche contemporanee come la globalizzazione e lo sfruttamento sessuale dei minori (sviluppato nel brano “Tu peste en mi piel”).
Perché oltre ad essere un musicista, Oderigi Lusi è anzitutto un uomo.

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