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Ufita – Gestione associata, sindaci e amministratori a confronto

Ufita – Realizzare una rete di relazioni tra i Comuni facenti parte della Comunità Montana dell’Ufita che sia in grado di migliorare la qualità dei servizi pubblici. E’ questo l’obiettivo che l’Ente montano intende conseguire attraverso l’applicazione dei progetti relativi proprio alla gestione associata di servizi e funzioni comunali. Sindaci ed amministratori dell’area ieri mattina hanno partecipato alla riunione, organizzata presso la sede dell’Ente dal presidente Giuseppe Antonio Solimine, per discutere intorno alle iniziative da assumere per adeguare la macchina amministrativa alle nuove opportunità offerte dal servizio associato. “La mappa dei settori che dovrebbero essere affidati al nuovo sistema è ampia e particolarmente interessante, tenuto presente che si tratta di organizzare servizi come la protezione civile, il catasto, il dissesto idrogeologico, il trasporto pubblico, lo sportello per lo sviluppo e per le attività imprenditoriali, la viabilità e le attività culturali”. Il presidente ha sottolineato che l’Ente montano ha partecipato, presentando propri progetti, ai bandi regionali proprio “per rafforzare il ruolo di collante che l’Ente territoriale svolge rispetto agli enti locali e per andare incontro alle esigenze delle amministrazioni, le quali, per motivi tecnici, talvolta non riescono a garantire taluni servizi”. L’Ente, cioè, metterà in campo le proprie risorse umane per collaborare con i Comuni. Solimine, inoltre, ha confermato che “l’onere finanziario graverà per intero sulla Comunità Montana dell’Ufita, anche per la parte che è di competenza delle singole amministrazioni”. L’attenzione è riservata soprattutto ai servizi di protezione civile e di monitoraggio del territorio e l’obiettivo è quello di giungere alla mappatura dell’area di competenza e all’inserimento dei dati cartografici in una sorta di banca dati consultabile ondine dalle postazioni presenti nei comuni. Sei volontari in servizio civile per conto dell’Ente montano stanno già svolgendo le attività di reperimento dei piani di protezione civile e di tutte le notizie ritenute utili per disegnare la nuova mappa del territorio. Con il nuovo impianto si conta di coinvolgere ulteriori risorse umane, oltre a quelle già impegnate, che dovranno offrire la competenza e la professionalità adeguate.

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