L’uomo trovato morto sulla riva del Tevere alla Magliana è Daniele Fulli, un 28enne scomparso da casa tre giorni fa. Il giovane è figlio di Nerina Susino di Gesualdo che anni addietro si trasferì nel Lazio conservando sempre legami con la terra natia. Sul corpo gli investigatori della polizia hanno rinvenuto due segni – sull’inguine e sul collo – di quelli che potrebbero essere fori provocati da proiettili di piccolo calibro. Il giovane aveva i pantaloni calati. «Un efferato omicidio gay». Queste le parole della consigliera di Roma, Imma Battaglia, commentando il ritrovamento del cadavere di un ragazzo di 28 anni sul greto del Tevere, all’altezza della Magliana. «Resto incredula di fronte all’efferatezza di questo omicidio – afferma la Battaglia, che oggi è stata anche sul luogo del ritrovamento del ragazzo – che dimostra ancora una volta quanto sia prioritario il tema della sicurezza a Roma». Apprendiamo sgomenti della morte di Daniele Fulli, il giovane ritrovato cadavere sul Tevere. Daniele era un volontario della nostra associazione. Recentemente era stato scosso dalla morte di Simone, il giovane gay suicida a Roma a cui lui era molto legato”, dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. “E’ urgente fare la massima chiarezza su quanto accaduto. Se si tratta di omicidio dovra’ essere valutato anche il movente omofobico. Questa sarebbe un’ipotesi tra le peggiori che farebbe ripiombare Roma all’inizio degli anni 2000 quando si registro’ un alto numero di omicidi di gay tra cui quello di Paolo Seganti che fu brutalmente ucciso”.
Redazione Irpinia
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