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Ancora in corso le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Urbino. Numerosi gli elementi raccolti che portano ad un’unica pista: il suicidio.
Angela Lepore è stata trovata esanime, sul letto, da una sua amica che ha immediatamente allertato i soccorsi. La 29enne arianese aveva un sacchetto di plastica infilato in testa (il primo giudizio del medico legale parla di morte per asfissia). L’esame autoptico stabilirà, inoltre, se la ragazza, prima di morire, aveva assunto farmaci.
Angela, secondo indiscrezioni raccolte, soffriva di depressione da anni. Aveva patito molto la perdita della madre e, probabilmente, questo dolore era, per lei, ancora straziante e lacerante.