Lotta ancora tra la vita e la morte la giovane originaria di Brescia che nel weekend, ad Arma di Taggia in provincia di Imperia, è stata attinta alla testa da un proiettile di una calibro 38 esploso da un giovane 31enne di Pratola Serra, in provincia di Avellino, carabiniere in servizio in Liguria, che subito dopo aver colpito la donna avrebbe deciso di farla finita rivolgendo l’arma verso di sé, uccidendosi.
La donna, tenuta sotto stretta osservazione dall’équipe medica dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, continua ad essere sedata ed é in coma farmacologico.
Sul fatto sono sempre al lavoro i Carabinieri e la Magistratura che dovranno delineare meglio i contorni dell’assurda vicenda.
Dall’ospedale ligure dove è ricoverata la 33enne rimbalzano le dichiarazioni della madre e del fratello della giovane, rilasciate ai microfoni del Tg5.
Secondo la madre della 33enne, infatti, il caso sarebbe contrario a quello prospettato inizialmente. Ovvero che sarebbe stato il giovane irpino a tempestare di messaggi la figlia: “E’ il contrario di quanto si è detto, perché lei non mai mandato messaggi particolari a lui perché era una semplice amicizia, non oltre”.
Mentre il fratello Edoardo ha detto: “I problemi si risolvono diversamente, senza le pistole”.
Resta la tragedia di due vite spezzate, di due famiglie distrutte.
Della tragedia sono stati subito informati i familiari del giovane in provincia di Avellino, a Pratola Serra, dove vivono i genitori commercianti ed un fratello minore.