Traffico aereo in tilt nell’estate 2025: si va verso il record di ritardi

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A luglio 2025 il traffico aereo in Europa ha superato per la prima volta i livelli pre-Covid. Una buona notizia per le compagnie aeree che, purtroppo, non si è tradotta in miglioramento dei servizi resi ai passeggeri.

Anzi, se possibile, le cose sono ulteriormente peggiorate rispetto all’ultimo biennio in cui sono stati registrati i record per minuti di ritardo e cancellazioni improvvise dei voli.

Scopriamo perché la situazione è così drammatica e perché c’è il rischio che i problemi possano addirittura aumentare da qui a fine anno.

I numeri di luglio

I dati di luglio 2025 sono emblematici della difficile situazione del trasporto aereo. Soltanto nella prima metà del mese gli aerei hanno messo insieme la bellezza di 2.386.240 minuti di ritardo. Ovvero una media di 5,8 minuti di ritardo nella prima settimana e di 4 minuti nella seconda.

Secondo i dati ufficiali di Eurocontrol, l’agenzia responsabile del monitoraggio delle rotte aeree nel Vecchio Continente, a luglio 3 voli su 10 non hanno rispettato gli orari previsti.

I peggiori in assoluto sono stati gli scali francesi che hanno messo insieme il 41% del totale dei ritardi. Dietro di loro gli aeroporti spagnoli con il 16% e quelli tedeschi con il 9%.

Quando un ritardo aereo dá diritto a un risarcimento

Un quadro estremamente complesso che rende fondamentale per i passeggeri conoscere i loro diritti e le tutele garantite dalla legge in caso di disservizi.

Come spiegato da AirHelp, società specializzata in rimborsi, il Regolamento CE 261 – la normativa europea che regola i risarcimenti per voli in ritardo – prevede compensazioni che vanno da un minimo di 250 euro a un massimo di 600 euro.

L’entità del rimborso dipende dalla durata del ritardo e dalla lunghezza del volo, e scatta solo a partire da tre ore. Questo, ovviamente, solo se il disservizio non è causato da circostanze eccezionali indipendenti dalla compagnia.

I peggiori aeroporti europei per ritardi

Fin qui ci sono stati 3 aeroporti che si sono distinti in senso negativo: il peggior tasso di puntualità a luglio è stato registrato a Lisbona, con appena il 40% dei voli partiti in orario. Non hanno fatto molto meglio Palma de Mallorca (45% dei voli in orario) e il “nostro” Roma Fiumicino con il 48% di puntualità.

La brutta notizia per chi ha in programma di partire in questi mesi, è che la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Eurocontrol prevede per agosto e per il resto dell’anno ritardi medi compresi tra i 2,02 e i 2,54 minuti sulle rotte principali, ovvero oltre 70.000 minuti di ritardo ogni 24 ore.

Siamo decisamente lontani dal limite di 0,9 minuti per volo stabilito dalle autorità europee come accettabile.

E che la questione dei disservizi sia ben lungi dall’essere risolta, lo ha recentemente confermato Willie Walsh, direttore generale IATA che ha individuato le cause del problema nella carenza di personale specializzato, di controllori di volo e di tecnici radar già formati negli scali europei.

Arrivano nuove regole per i rimborsi?

A rendere ancora più intricata la situazione è arrivato l’annuncio di qualche mese fa di una possibile modifica al Regolamento CE/261.

Di modificare la normativa su risarcimenti e rimborsi si parla dal 2013, ma il Consiglio Trasporti dell’Ue sembra aver trovato solo ora un’intesa di massima.

Un’intesa che renderà più difficile per i passeggeri ottenere un rimborso: il ritardo che da diritto a un risarcimento potrebbe salire dalle 3 ore alle 4 ore per i voli più corti e alle 6 ore per quelli più lunghi. E la compensazione economica massima ottenibile potrebbe passare dagli attuali 600 euro a 500 euro.

Per fortuna la questione non è ancora chiusa e prima di entrare in vigore, le modifiche legislative dovranno passare al vaglio del Parlamento Europeo che avrà la facoltà di approvarle tout court, respingerle o modificarle.

Le novità su liquidi e animali domestici

Le novità legislative non riguardano soltanto la disciplina dei rimborsi, ma anche altri due temi particolarmente critici per i viaggiatori: i liquidi trasportabili e gli animali domestici.

Dal 26 luglio è decaduto il limite di 100 ml di liquidi trasportabili nel bagaglio a mano. Questo grazie all’utilizzo degli scanner di ultima generazione che consentono di analizzare con precisione assoluta i bagagli dei passeggeri.

Da maggio, invece, è entrata in vigore la delibera Enac che autorizza i viaggiatori a portare in cabina animali di peso superiore agli 8-10 kg, a patto che siano inseriti in trasporti idonei, siano assicurati al sedile e siano posti nei pressi dei finestrini.

In entrambi i casi, però, non mancano le criticità. Al momento sono pochi gli aeroporti che hanno i nuovi scanner e i passeggeri, soprattutto in caso di viaggi con cambi, rischiano spesso di partire con i liquidi in valigia e di essere costretti a lasciarli al controllo sicurezza se il nuovo scalo ne è privo.

Controversa anche la questione dei pet: la decisione di adottare o meno le nuove misure è lasciata alla discrezione delle compagnie che possono decidere se imbarcarli e quali tariffe applicare.