Il cocomero irpino contro la banana romana: Forgione spara a zero sul mercato (ortofrutticolo vien da sé) delle tessere del Partito Democratico. E lo fa dalle prestigiose colonne niente pocodimenochè del “Venerdì di Repubblica”.
Abbracciato ad un cocomero, assurto a inusuale, ma quanto mai appropriato, simbolo di una lotta contro i vertici nazionali (e provinciali) del Pd, Forgione ha rilasciato un’intervista al noto settimanale del La Repubblica. Politico per passione, infermiere per professione lo Tzunami Forgione, irrotto nelle cronache politiche nazionali per aver rilasciato la tessera al comico genovese Beppe Grillo, spiega a Riccardo Bianchi i motivi della singolare scelta: “Eravamo al circolo (Marthin Luther King di Paternopoli, ndr) e in tv c’era la notizia che la tessera a Grillo era stata negata da Berlinguer e un certo Migliavacca (il responsabile organizzativo del Pd, ndr). Un vecchio agricoltore si è alzato e ha detto: ‘Date voi la tessera a questo signore e dimostrate di essere i veri democratici’”.
Il resto è già storia, le cronache locali hanno archiviato l’onda dissidente chiamata Forgione…che parla di politica in termini di frutta e verdura: “Il cocomero è il frutto del Pd: intanto perché è bianco, rosso e verde, i colori dell’Italia e del nostro partito. E poi è popolare: ce n’è per tutti, è fresco e disseta. Ecco a noi piace il cocomero, mentre per gli apparati è più adatta la banana, che si mangia da soli e spesso è indigesta”.
Gli ‘apparati’ di cui parla Forgione, gli ‘ayatollah’, sono quelli che hanno dato il niet al tesseramento di Grillo dichiarando non valida la sua iscrizione: “Speravo che accettassero la provocazione, invece ho capito che vogliono controllare tutto, che c’è troppa burocrazia e che bisogna lavorare perché sennò rivince Berlusconi”.
E a chi gli ricorda che forse dovrebbe pensare di più al suo territorio, Forgione risponde tirando in ballo quell’area del Pd che non nasconde di disdegnare: “Qui ad Avellino le famiglie non arrivano alla fine del mese, ci sono discariche ovunque e i paesi si spopolano. Ma quelli come Bersani o D’Alema vengono a Portici e dichiarano che Bassolino è una risorsa per il Sud e per il partito”… una vergogna per Forgione perché quello di Bassolino sarebbe solo ‘sgoverno’.
Insomma Forgione contro tutti, salva solo Veltroni (per il progetto che presentò nel 2007, riformista, plurale e democratico).
Ma è la posta che il ‘diavolo’ di Paternopoli è disposto a pagare “se può aumentare la democrazia nel partito”…tanto ad aspettarli al circolo Marthin Luther Kin, banane o non banane, c’è il bianco-rosso-verde-popolare cocomero. (di Oderica Lusi)