Torna in patria dopo 80 anni l’aviere scelto Mario Caso, deceduto nel ’45 in Germania

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QUINDICI- Tornano in Patria dopo ottanta anni i resti dell’aviere scelto Mario Caso, nato a Quindici il 30 luglio 1923 e deceduto ad Hannover, dove era stato deportato dopo l’armistizio del 1943, il 14 marzo 1945. Un lungo “esilio” che si conclude grazie alla caparbietà dei suoi familiari e all’impegno dell’Esercito per riportare nei loro paesi i resti delle vittime della guerra custodite nel Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo e nel Cimitero Militare Italiano d’Onore di Berlino – Zehlendorf. Mario Caso aveva giurato nella Regia Areonautica il 29 ottobre 1941, quando il nostro Paese era già in guerra. È stato impegnato in vari aereporti d’Italia, rivestendo la specialità di aiutante di sanità. Si trovava a Padova nel 1943, come e’ noto l’otto settembre del 1943 ci fu l’armistizio e il 9 settembre fu fatto prigioniero dei tedeschi, quindi deportato in Germania. Era stato trasferito in prigione ad Hannover, dove e’ deceduto, nel crollo della stessa a causa del bombardamento delle forze alleate il 14 marzo del 1945. Su Hannover infatti c’era stata un’ incursione aerea delle forze dell’alleanza anglo-americana. I suoi resti erano stati tumulati nel Cimitero onorario italiano di Amburgo e dove sono tanti sepolti tanti altri militari. Da un anno circa la famiglia ha iniziato le richieste al Ministero della Difesa per riportare le spoglie del militare. Domani sarà celebrata una messa in Piazza Plebiscito, nella chiesa di San Francesco con le autorità dell’Esercito, dove verranno consegnate tre cassette ossarie, tra cui quelle del militare irpino. Nel pomeriggio alle 17 una cerimonia anche nella Chiesa Madre di Quindici, quella officiata da Don Vito Cucca alla presenza dei familiari. I resti del militare saranno poi custoditi nella cappella di famiglia del Cimitero di Quindici.