In attesa di fare luce sui numeri delle tessere sottoscritte sul web (il dato ipotetico delle 2000 tessere online potrebbe essere rivisto al ribasso e pari a circa il 10% del totale, ndr) e sul dato definitivo della tornata del tesseramento del Pd, un dato appare ormai chiaro: gli attuali equilibri del partito potrebbero risultare decisamente mutati rispetto all’ultimo appuntamento.
Col beneficio del dubbio, abbiamo abbiamo provato a definire quella che potrebbe essere la nuova geografia politica del Pd ad Avellino, corrente per corrente.
Gli equilibri che abbiamo provato a tracciare non sarebbero poi tanto dissimili da quelli già immaginati e fisiologicamente da quelli del recentissimo passato.
L’area del presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, seppur senza considerare altri pezzi di partito che poi andrebbero a confluirvi, rappresenta ad oggi la maggioranza relativa di via Tagliamento con una percentuale che supera il 30% dei tesserati.
I dati (tutti da verificare ancora, ndr) restituirebbero una netta flessione dell’area dell’ex senatore Enzo De Luca (intorno al 13%) e performance importanti ottenute dalle correnti che fanno capo al deputato Luigi Famiglietti (circa il 14%) e al consigliere regionale Carlo Iannace (intorno al 12%).
A seguire, troviamo l’area che fa capo a Gianluca Festa (sopra al 10%) e l’area dell’ex segretario provinciale Carmine De Blasio (sopra il 5%).
La parte restante, il 15% circa, potrebbe essere attribuita alle aree di riferimento della deputata Valentina Paris, del presidente uscente del Pd irpino Roberta Santaniello ed altre realtà, i cosiddetti cespugli.
Ovviamente, i dati che abbiamo provato a snocciolare sopra conservano un naturale e fisiologico margine di errore nelle percentuali che, comunque, non dovrebbe stravolgere quello che potrebbe essere il rapporto di forze appena descritto.
[…] Come anticipato da queste colonne qualche giorno fa, le tessere del Pd sottoscritte via web in provincia di Avellino arriverebbero a quota 500 (circa), un numero ben lontano dalle fantomatiche “migliaia” che in qualche maniera avrebbero dovuto stravolgere il corso del congresso di via Tagliamento. […]
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