Ore 8.30 – 8 aprile – Si aggrava il bilancio del terremoto: i morti accertati sono 250, e si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati. Durante la notte ancora nuove scosse: una, di magnitudo 3.8 è stata avvertita intorno alle 23,30 e un’altra, di pari intensità, è stata registrata questa mattina alle 6,27 nella zona dell’Aquilano. Attimi di paura per i circa 25 mila sfollati del capoluogo costretti sotto le tende all’ennesima notte di angoscia e di freddo con la temperatura che è calata fino a 4-5 gradi.
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Ore 19.50 – La terra trema ancora. Una nuova forte scossa è stata registrata alle ore 19.42: magnitudo 5,3, qualche grado in meno rispetto a quella da 5.8 Richter che la notte tra domenica e lunedì ha seminato morte e distruzione nel capoluogo abruzzese e in molti comuni della provincia de L’Aquila. La scossa, durata circa un minuto, non avrebbe provocato altre vittime. Nuovi crolli di edifici in diversi paesi del circondario, in particolare Picenze, Petogna, Onna e Villa di Barisciano. Il Duomo dell’Aquila sarebbe quasi totalmente distrutto.
La scossa, che ha registrato l’epicentro nella zona compresa tra San Panfilo d’Ocre, Fossa, Sant’Eusanio e Forcenese, è stata avvertita nel Lazio e nelle Marche. Tra le vittime anche uno studente napoletano di 22 anni , Armando e anche una famiglia di origine di Capri da anni residente a L’Aquila, la cui abitazione è andata completamente distrutta. Sarebbe scampato alla tragedia solo il capofamiglia,un avvocato molto noto all’Aquila. La moglie, Patrizia è deceduta, sepolta dalle macerie insieme ad una figlia, Alessandra. La sorella maggiore Antonella è stata invece trasferita in gravissime condizioni da Teramo al Gemelli di Roma.
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Ore 19.27 – 228 morti e 50 dispersi, 220 le vittime accertate, fino a questo momento: sono i dati forniti dalla protezione civile locale che parla anche di 50 dispersi e di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma.
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Sale il bilancio dei morti del devastante terremoto dell’altra notte. Sono state accertate 207 vittime, di cui 40 ancora da identificare. Allo stato i dispersi sono 15 e gli sfollati almeno 17mila. Sono 1500 i feriti e la notizia “positiva” riguarda 100 persone estratte vive dalle macerie. L’Aquila e i suoi paesi il giorno dopo con la paura e il dolore. Intanto una nuova violenta scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in Abruzzo alle 11,27 con magnitudo 4.3. L’epicentro è stato rilevato tra l’Aquila, Collimento e Villa Grande. La scossa è stata avvertita anche a Roma con gente uscita per strada. Prima delle 11,27 la Protezione civile aveva registrato un’altra scossa, alle 11,24, di minore entità, magnitudo 3,6. Dalla forte scossa distruttiva delle notte del 6 aprile sono state registrate finora 280 repliche. Con il passare delle ore è corsa contro il tempo da parte dei soccorritori per trovare qualcuno ancora in vita sotto le macerie. Si è scavato per tutta la notte sia all’Aquila che nei comuni limitrofi. Molti gli sfollati che questa notte hanno dovuto ripararsi nelle auto e nei mezzi e strutture provvisorie tipo posti in tenda organizzate dai soccorritori per difenderli anche dal freddo pungente. La prima notte dopo il terremoto quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose. Si continua intanto a scavare anche a Onna uno dei paesi più colpiti dal terremoto. Il bilancio dei morti nel paese è di 37 persone su circa quattrocento abitanti dell’intero paese.
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– ore 17.30 – Si allunga purtroppo l’elenco delle vittime del terremoto. Sono stati trovati morti i quattro giovani italiani sepolti sotto le rovine della Casa dello studente. I morti accertati sono 211 e almeno 17 delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi sono undici e circa mille i feriti, di cui 100 gravi.
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