Teora – Sabato 18 e domenica 19 dicembre prosegue la stagione del Teatro Comunale di Teora con “Il Cavaliere delle dame”, uno spettacolo che raccoglie due divertenti atti unici di Eugène Labiche e che il Teatro dell’Osso presenta a Teora in prima assoluta.
L’allestimento, diretto da Mirko Di Martino, porta in scena due diverse commedie: “Il Misantropo e l’acquaiuolo” e “Il cavaliere delle dame”, due meccanismi comici dove il divertimento del vaudeville si unisce a una pungente satira dei costumi borghesi, secondo la migliore tradizione del teatro francese, di cui Labiche è un famoso rappresentante. Labiche, infatti, anche se poco rappresentato in Italia, è un autore notissimo in Francia. I suoi testi, scritti tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, sono dei congegni a orologeria perfettamente calibrati per la risata che non trascurano mai l’analisi psicologica dei personaggi. I cinque attori in scena, Orazio Cerino, Melissa Di Genova, Loretta Palo, Antonio Lo Conte e Emilio Polcaro, si alternano nell’interpretazione dei vari ruoli delle due commedie.
Il primo atto, “Il Misantropo e l’acquaiuolo”, è dominato dalla figura del protagonista, un uomo che odia il genere umano, convinto che i suoi simili siano tutti falsi e ipocriti. Per il giorno del suo compleanno ha invitato i suoi pochi amici a casa sua per servirgli un buffet di pasticcini andati a male, pronto a sfogare su di loro il suo malumore. Quando conosce per caso un acquaiuolo, si convince di aver finalmente trovato un uomo onesto, uno che dice sempre la verità, e lo prende al suo servizio con il compito di stargli accanto e svelare qualunque bugia, da qualunque parte provenga. Il misantropo scoprirà ben presto che la verità, a grandi dosi, può fare molto male, a lui per primo.
Il secondo atto, “Il cavaliere delle dame”, porta in scena le disavventure di un goffo barone deciso ad aiutare il genere femminile ovunque gli pare che ce ne sia bisogno, anche là dove il suo intervento non sarebbe affatto richiesto. Per lui, aver macchiato di fango con il suo cavallo il vestito di una bella donna che attraversava la strada è una colpa insopportabile, un crimine che richiede un immediato intervento riparatorio. La povera donna finisce vittima degli eccessi filantropici del barone che, nei suoi slanci di solidarietà, si traveste da cameriere e porta il caos nella monotona vita di una comune coppia borghese. Tra lettere compromettenti, cofanetti che appaiono e scompaiono, travestimenti veri e falsi, gli equivoci si accumulano l’uno sull’altro, in una divertentissima corsa che non lascia un attimo di respiro allo spettatore.
“Il cavaliere delle dame” è uno spettacolo che racconta i grandi temi della verità e dell’ipocrisia, della filantropia e della misantropia, con leggerezza e intelligenza. Uno spettacolo che conferma la linea artistica del Teatro dell’Osso, che unisce classicità e novità, cultura e divertimento, in una formula originale.
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