Savignano – Scontri a contrada Pustarza. Questa mattina un’amara sorpresa ha colto la popolazione della Valle del Cervaro. Erano le 7.00 quando i tecnici del commissariato, supportati dalla Polizia, hanno raggiunto Savignano Irpino per continuare i lavori di carotaggio e sondaggio del terreno interrotti sabato a causa della massiccia manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 5mila persone. Forse nessuno si aspettava che il prosieguo di ciò che era stato interrotto sarebbe stato repentino e ‘silenzioso’. Ma la cittadinanza non si è data per vinta e, come spesso succede in questo tipo di contesti, si sono aperti gli scontri tra gli agricoltori del posto e la polizia.
Il presidio dei manifestanti, circa 250 (tra cui anche i sindaci dei vicini comuni della provincia di Foggia), ha fatto barriera al passaggio delle quattro trivelle scortate da circa 100 poliziotti. Sembra siano state incendiate balle di fieno che hanno prodotto una densa nube nera sulla zona. Le forze dell’ordine hanno tentato di liberare le strade e ci sono stati contatti ravvicinati con i manifestanti.
La zona è stata bloccata e l’accesso all’area è stato consentito solo alle forze dell’ordine e alle ambulanze. Sembra che in seguito alla ‘sommossa’ si possa parlare di qualche lieve ferito anche se dalle immagini televisive e dalle testimonianze pervenute, alcuni cittadini sono stati ripresi con i volti insanguinati.
Attualmente il gruppo di ‘protestanti’ sembra essersi spostato a Savignano Scalo con la chiara intenzione di bloccare la locale tratta ferroviaria.
Insomma, l’Ufita e la Valle del Cervaro non intendono demordere di fronte a scelte che appaiono quanto mai necessarie. E a quanto pare la popolazione sembra decisa anche a ricorrere ad atti estremi pur di impedire quella che viene definita “l’ennesima ingiustizia” per il territorio. Località Pustarza, infatti, è situata poco lontano dalla discarica di Difesa Grande e ciò che contestano i cittadini, oltre che la scelta singolarmente analizzata, è una logistica che solleva dubbi e perplessità.
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Ore 11.30 – Un gruppo di manifestanti ha occupato i binari della linea Caserta-Foggia tra le stazioni di Pianerottolo e Savignano. Trenitalia annuncia di aver istituito un servizio di bus sostitutivi da Benevento per i viaggiatori del treno Intercity 677 Roma-Bari.
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Ore 12.00 – Tra i feriti anche Gianni Vigoroso. Il giornalista irpino non ha riportato gravi ferite ma è stato ugualmente trattenuto presso il nosocomio del Tricolle.
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Ore 12.20 – Il portavoce delle associazioni ambientaliste Giovanni La Vita è stato fermato dalla Polizia per accertamenti. Portato al Commissariato è stato subito rilasciato.
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Ore 13.00 – Aggressione verbale anche per la giornalista Nicoletta Caraglia e per il cameramen di Telenostra a cui è stata impedita la ripresa delle immagini degli scontri in atto e a cui è stata distrutta l’apparecchiatura. Sembra che questa volta siano stati gli stessi manifestanti a voler impedire alla professionista lo svolgimento del proprio lavoro anche in un momento di grande difficoltà come quello attualmente in atto.
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Ore 17.00 – Ammontano a 12 le persone rimaste contuse negli scontri. I feriti sono stati medicati presso l’ospedale di Ariano Irpino e refertati con pochi giorni di prognosi.
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Ore 18.00 – Sblocco della ferrovia da parte dei manifestanti. La ‘sospensione’ è stata determinata in funzione dell’incontro alla Prefettura di Avellino a cui sono stati invitati i sindaci Ciasullo e Gambacorta e altri primi cittadini, le associazioni ambientaliste e referenti locali.
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