Avellino – “Il teatro Gesualdo ha grandi potenzialità ancora inespresse. E’ necessario fare subito una riflessione per rimettere il comunale di Avellino al centro dei processi culturali della città e dell’intera provincia”. In occasione della chiusura dell’ottava stagione teatrale del Gesualdo, il presidente della Commissione Cultura del Comune di Avellino Luca Cipriano interviene sul futuro del teatro cittadino. “L’ottimo e appassionato lavoro di chi ha guidato il Comunale in questi anni consegna alla città un teatro sano, senza deficit di bilancio, con un pubblico in costante crescita, oltre 2.500 abbonati e quasi 30mila biglietti venduti nell’ultima stagione. E’ da questi dati che bisogna, adesso, ripartire per individuare un percorso strategico di crescita culturale ed economica. La Commissione Cultura ha lavorato con il sindaco Galasso per proporre al Consiglio comunale un piano di potenziamento del teatro che passi attraverso tre snodi fondamentali. E’ necessario rafforzare l’offerta di spettacolo, ampliando e diversificando il cartellone, anche attraverso la collaborazione con artisti di fama nazionale. Occorre dotare l’Istituzione teatro di nuove strutture per attivare nuove funzioni, ovvero il giardino e il palcoscenico all’aperto per raddoppiare il cartellone proponendo una stagione estiva e il centro congressi per ricavare un teatro ridotto da 200 posti e attivare percorsi di formazione legati ai mestieri dello spettacolo. Occorre, infine, riaprire il dialogo interrotto con il mondo produttivo, le aziende, i privati che devono diventare partner e non semplici sponsor del Gesualdo. Per fare questo è necessario sedersi subito attorno a un tavolo con l’Unione degli Industriali, la Camera di Commercio e il mondo bancario, per fare sistema e attivare sinergie utili a tutti gli interlocutori. Stabilito un percorso serio e definito un progetto di durata quantomeno triennale, nessuno si sottrarrà al confronto anche sull’organizzazione giuridica e gestionale del teatro, apportando, se necessario, le modifiche e le integrazioni che esperti del settore vorranno suggerire all’Amministrazione. Tutto questo si può fare solo se si sceglie la qualità come elemento fondante dello sviluppo del Gesualdo. La città ha grande affetto verso il suo teatro, che rappresenta un giacimento ancora da scoprire. E’ necessario – conclude Cipriano – che il Gesualdo faccia da volano a tutto il sistema cultura ad Avellino, trainando in un processo virtuoso il futuro dell’ex Gil, della Casina del Principe, di Villa Amendola, della Dogana, del Convento di San Generoso e dei tanti luoghi ritrovati in città, per i quali ci sono progetti e idee da realizzare subito, con coraggio e determinazione. Abbiamo tra le mani una miniera d’oro o una bomba ad orologeria. Sta a noi scegliere”.
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